“Flash mob per la pace” organizzato dall’I.C. “Giuseppe Fava” di Mascalucia

“Flash mob per la pace” organizzato dall’I.C. “Giuseppe Fava” di Mascalucia

MASCALUCIA – La pace è senz’altro il bene più grande a cui l’umanità possa aspirare poiché consente di poter mettere in atto altri importanti valori che hanno accompagnato di pari passo il naturale evolversi dell’uomo quali la libertà, la giustizia, la democrazia. Valori questi non sempre condivisi, e negati dall’insorgenza di guerre e conflitti scaturiti dalla volontà di uomini resi fanatici da sentimenti di odio politico o religioso, dal desiderio di far vincere perverse aspirazioni di supremazia ed autorità ricorrendo all’uso di violenze indescrivibili.

In tale contesto l’attuale conflitto Russia-Ucraina con il suo carico di dolore ha riacceso se possibile ancor di più la necessità di considerare i valori della pace, della solidarietà, della giustizia e dell’uguaglianza elementi educativi che ciascuna istituzione scolastica ha da sempre posto in atto al fine di raggiungere un miglioramento degli atteggiamenti e della cooperazione tra gli alunni e conseguente diminuzione della violenza.

Anche l’Istituto Comprensivo “Giuseppe Fava” di Mascalucia, guidato dal Dirigente Scolastico prof.ssa Viviana Ardica ha da sempre posto in atto interventi educativi volti a diffondere sempre più fra gli alunni una cultura della pace attraverso la condivisione di emozioni, pensieri e preoccupazioni, fornendo occasioni per riflettere assieme, prendere coscienza della realtà e assumersi la responsabilità di agire in prima persona per costruire la pace nel rispetto dei diritti umani attraverso lo sviluppo di un pensiero critico.

Il tutto in sintonia con quanto affermato dal Ministro Bianchi: “Dobbiamo ricreare un grande movimento paese per fare della scuola il luogo non soltanto dell’educazione civica ma dell’educazione alla pace”.

La drammatica emergenza globale data dalla guerra in Ucraina invasa dalla Russia con il conseguente esodo di profughi, sopratutto bambini, fuggiti dalla propria terra ha particolarmente colpito emotivamente gli alunni della scuola “Fava”. Molte, sono state le riflessioni che i ragazzi hanno condiviso con i loro insegnanti nella consapevolezza di come la pace sia un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli e di come l’opportunità della pace debba essere un valore che si sceglie giorno dopo giorno Da ciò è nato il desiderio nei ragazzi di dimostrare con un segno tangibile la loro vicinanza e presenza al popolo ucraino allestendo un “flash mob per la pace” (clicca qui per visualizzare le immagini video).

Il flash mob, realizzato giorno 21 marzo e ripreso dall’alto con un drone, manovrato magistralmente da Emilio Lucifora (visibile sotto) nato dalla collaborazione degli studenti di primaria e prima media dell’istituto dei vari plessi, compresi i piccoli dell’infanzia, ha visto il succedersi di varie attività.

 

 

Nel panorama di una coreografia allestita da bellissimi striscioni, teli disegnati che rappresentano la pace nel mondo, bandierine inneggianti i colori dell’arcobaleno, magliette con la scritta pace indossate dai bambini e accompagnata dalle note dell’Inno alla Gioia e della primavera di Antonio Vivaldi, le classi quinta e media hanno inizialmente intonato la canzone Imagine di John Lennon, seguita da un balletto sulle note di Ierusalema.

Presenti all’evento la Preside dell’Istituto “Fava” prof.ssa Ardica, l’assessore alla pubblica istruzione dott.ssa Caruso e il presidente del consiglio d’istituto dott Patti i quali hanno sottolineato nei loro interventi come il messaggio da veicolare sia il no alla guerra e il sì alla pace.

Bellissimo l’intervento della babysindaco Ginevra Aulino del Consiglio Comunale dei ragazzi di Mascalucia e alunna della media dell’I.C. “Fava” che ha letto una sua toccante riflessione sui temi della pace.

Molti gli altri interventi che hanno visto il coinvolgimento dei bambini che si sono esibiti nei canti quali “la guerra dei mutandoni” e “lo scriverò nel vento”. Partecipi anche i piccoli dell’infanzia che dopo aver cantato la canzoncina “la pace volerà”, accompagnata con una emozionante coreografia, hanno lasciato liberi di volare verso il cielo centinaia di palloncini colorati volendo anch’essi esprimere in modo forte ed incisivo la necessità di avere la pace nel mondo.

Si esprimeva così Eleanor Roosevelt: “Non basta parlare di pace. Bisogna crederci. E non basta crederci. Bisogna lavorarci sopra”.