Catania, diciotto misure per i “pezzi grossi” della mafia: i NOMI dei soggetti pericolosi

Catania, diciotto misure per i “pezzi grossi” della mafia: i NOMI dei soggetti pericolosi

CATANIA – Sono ben diciotto le misure di prevenzione della sorveglianza speciale della Pubblica Sicurezza eseguite nell’ultimo mese dalla Questura ed emesse dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione. Applicate a soggetti ritenuti socialmente pericolosi per la sicurezza pubblica, le predette misure sono state richieste, in stretto coordinamento tra le Autorità proponenti, alcune dal Procuratore della Repubblica e altre dal Questore, a carico di soggetti per i quali è stata accertata dal Tribunale l’attuale pericolosità sociale, in quanto ritenuti gravemente indiziati di gravi reati, tra cui quelli di associazione mafiosa o aggravati dalla finalità o dal metodo mafioso, di traffico di sostanze stupefacenti, delitti contro la persona ed il patrimonio.

Ai “nuovi” sorvegliati speciali, come previsto dal Codice Antimafia (D. Lgs. n.159/2011) sono stati invalidati i titoli per l’espatrio (carta d’identità, passaporto) e per la guida e sono stati imposti diversi obblighi tra cui:

  • darsi alla ricerca di stabile lavoro, fissare la propria dimora, farla conoscere all’Autorità di Pubblica Sicurezza e non allontanarsi senza preventivo avviso all’Autorità medesima;
  • vivere onestamente, rispettare le leggi, non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza;
  • non rincasare oltre le ore 21 e non uscire di casa al mattino prima delle ore 6, senza comprovata necessità e comunque senza avere data tempestiva notizia al competente Ufficio di Pubblica Sicurezza;
  • non trattenersi abitualmente nei pubblici esercizi e non partecipare a pubbliche riunione;
  • non detenere e non portare armi.

I NOMI DEI SOGGETTI COINVOLTI

Di tali provvedimenti 8 sono stati emanati nei confronti di soggetti indiziati di appartenere alla criminalità mafiosa ed in particolare di:

  • Goffredo Francesco Treccarichi Scauzzo di 36 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 2 anni;
  • Concetto Bonaccorsi di 36 anni (figlio dello storico boss mafioso Ignazio Bonaccorsi) irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 2 anni;
  • Luigi Scuderi di 34 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 2 anni e 6 mesi;
  • Massimiliano Lizzio di 44 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 3 anni.

I predetti sono stati ritenuti gravemente indiziati di partecipazione ad associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto organicamente inseriti nel sodalizio mafioso Cappello-Bonaccorsi, in particolare nell’articolazione denominata “Gruppo di San Giorgio” attivo nel settore del narcotraffico illecito di stupefacenti, di estorsioni ed altro, tutti arrestati nell’ambito dell’operazione di Polizia eseguita nel giugno del 2020 dalla Squadra Mobile di Catania denominata “Camaleonte”.

  • Emilio Gangemi di 47 anni, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 2 anni poiché ritenuto gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto organicamente inserito nel clan mafioso denominato Cappello-Bonaccorsi in qualità di partecipe ed esecutore delle direttive di Cappello, attivo nel settore del narcotraffico illecito di stupefacenti, reati contro il patrimonio (furto continuato e rapina in concorso) e reati in materia di armi. Arrestato nell’ambito dell’operazione di Polizia eseguita nel febbraio del 2021 dalla Squadra Mobile di Catania denominata “MINE KRAFT”;
  • Antonio Patanè di 62 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata complessiva di 4 anni, poiché ritenuto gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto organicamente inserito nel clan mafioso della famiglia Laudani, danneggiamento, rapina e omicidio continuato in concorso;
  • Oliviero Sangani di 65 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata complessiva di 3 anni, poiché ritenuto gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso facente capo al medesimo ed operante nei comuni di Randazzo, Bronte e Maniace, reato in materia di armi, danneggiamento, reati contro il patrimonio (estorsione e ricettazione) e reati contro la persona (omicidio doloso plurimo)
  • Gaetano Pellegrino di 45 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata complessiva di 2 anni e 2 mesi poiché ritenuto gravemente indiziato di associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto organicamente inserito nel clan mafioso della famiglia Mazzei finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reati contro il patrimonio (estorsioni, rapine, furto e ricettazione) e reati in materia di armi;

I restanti 10 provvedimenti sono stati emessi nei confronti di soggetti appartenenti alla criminalità comune ed in particolare indiziati di:

  • Giuseppe Romeo di 30 anni, irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di 1 anno e 6 mesi poiché ritenuto gravemente indiziato di reati contro il patrimonio (furto aggravato e ricettazione) e reati in materia di stupefacenti;
  • Pietro Pulvirenti di 24 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di 2 anni poiché ritenuto gravemente indiziato di far parte di associazione dedita al traffico di stupefacenti in qualità di “pusher” e reati contro il patrimonio (rapina);
  • Francesco Cannavò di 36 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per ulteriori 1 anno e 6 mesi poiché ritenuto gravemente indiziato di numerose rapine a mano armata, furti aggravati in abitazioni, tentati furti e altro;
  • Cesare Lizzio di 39 ann, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 2 anni poiché ritenuto gravemente indiziato di numerosi reati in materia di stupefacenti. In particolare, in diverse circostanze, veniva tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti anche mentre era sottoposto alla detenzione domiciliare;
  • Carmelo Musumeci di 52 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 2 anni poiché ritenuto gravemente indiziato di numerose rapine aggravate perpetrate ai danni esercizi commerciali quali: due supermercati del centro, un centro commerciale ubicato ad Aci Castello, una Farmacia ubicata nel centro, Supermercato MD ubicato a Catania, un negozio di telefonia ed un’altra Farmacia ubicate a Catania, un altro negozio di telefonica ed una Parafarmacia ubicate a Catania ed un altro Supermercato MD ubicato a Catania;
  • Francesco Rizzo di 33 anni, irrogata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per 1 anno poiché ritenuto gravemente indiziato di numerosi reati contro il patrimonio commessi ai danni di esercizi commerciali e privati cittadini. In particolare è stato arrestato per aver tentato un furto ai danni di una turista, sorpreso mentre tentava di rubare un’autovettura, denunciato per furto di cavi elettrici ai danni delle FF.SS., nonché arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e altro;
  • Sebastiano Sicari di 50 anni, irrogato l’aggravamento della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno per ulteriori 1 anno poiché, nonostante sorvegliato speciale della Pubblica Sicurezza, ha continuato a delinquere rendendosi responsabile di numerose violazioni delle prescrizioni della misura di prevenzione in corso, in particolare durante i controlli delle Forze dell’Ordine non è stato trovato nella propria abitazione;
  • Orazio Tringale di 35 anni, irrogata la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per ulteriori 1 anno e 6 mesi poiché ritenuto gravemente indiziato di tentata rapina aggravata in concorso commessa ai danni di istituti di credito, nonché furto aggravato in concorso tentato e consumato, porto illegale di armi in concorso, lesioni personali, evasione dagli arresti domiciliari e ricettazione di un ciclomotore;
  • Francesco Caponetto di 34 anni, irrogata la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di 2 anni poiché ritenuto gravemente indiziato di numerosissimi reati contro il patrimonio quali furto, rapina tentata e consumata, ricettazione, truffa, violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione, evasione, reati in materia di stupefacenti e altro;
  • Antonio Falsaperla di 27 anni, irrogata la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di 2 anni, poiché ritenuto gravemente indiziato di numerosissimi reati contro il patrimonio quali furto, rapina tentata e consumata, evasione, furto e furto aggravato.

Foto di repertorio