Covid, “peggiora” la situazione in Italia: incidenza, Rt e tasso di occupazione ospedali in aumento – I DATI

Covid, “peggiora” la situazione in Italia: incidenza, Rt e tasso di occupazione ospedali in aumento – I DATI

ITALIA – Continua il monitoraggio, da parte della cabina di regia del Ministero della Salute, in merito all’andamento del Covid in Italia.

Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia

  • Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale: 725 ogni 100.000 abitanti (11/03/2022 -17/03/2022) vs 510 ogni 100.000 abitanti (04/03/2022 -10/03/2022), dati flusso Ministero Salute.
  • Nel periodo 23 febbraio 2022 – 8 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,94 (range 0,83 – 1,24), in aumento rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,90 (0,88-0,93) al 8/03/2022 vs Rt=0,82 (0,79-0,85) al 1/03/2022. L’Rt tendenziale (basato su dati parzialmente completi) all’8 marzo è sopra la soglia epidemica (Rtaug=1.24 (1.23-1.24)).
  • Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 17 marzo) vs il 5,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 marzo). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è stabile al 12,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 17 marzo) vs il 12,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 marzo).
  • Quattro Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Quindici Regioni/PPAA sono classificare a rischio Moderato, di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Le restanti due Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020.
  • 17 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Quattro Regioni/PA riportano molteplici allerte di resilienza.
  • La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (14% vs 17% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), mentre aumenta quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 46%).