Da Puma ad Adidas, l’Italia cambia “veste” dal 2023. In mezzo i Mondiali, qualificazione ancora possibile?

Da Puma ad Adidas, l’Italia cambia “veste” dal 2023. In mezzo i Mondiali, qualificazione ancora possibile?

ITALIA – L’Italia ha firmato una partnership a lungo termine con Adidas che firmerà tutto il vestiario della Nazionale a partire da gennaio del 2023.

La notizia arriva dopo che anche la Lega di Serie A ha cambiato il fornitore dei palloni passando a Puma, che ha appunto lasciato la Nazionale.

Le parole di Gravina e del CEO di Adidas

Il presidente della FIGC, Gravina, ha così commentato il nuovo accordo: “L’annuncio della partnership con Adidas è motivo di orgoglio per la Federazione. Questa collaborazione rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di crescita del nostro appeal commerciale e rafforza il processo di sviluppo del nostro brand sia in Italia che all’estero”.

Il CEO di Adidas si è dichiarato soddisfatto: “Siamo incredibilmente orgogliosi di annunciare questa partnership a lungo termine con la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Siamo entusiasti che una delle Nazionali calcistiche di maggior successo entri a far parte del nostro portfolio di Federazioni internazionali”.

Come arriva l’Italia alle qualificazioni di fine marzo

Sono passati otto mesi dall’incredibile vittoria della Nazionale italiana agli Europei contro l’Inghilterra ai calci di rigore, tra Vialli girato di spalle e Donnarumma incredulo di aver parato il rigore decisivo.

A seguito del tanto sperato trionfo, gli azzurri hanno dovuto affrontare match importanti relativi alle qualificazioni per i prossimi Mondiali che si terranno in Qatar ma, come già accaduto, i risultati sono stati al di sotto delle aspettative contro Bulgaria, Svizzera (due rigori sbagliati da Jorginho sia all’andata che al ritorno) e Irlanda del Nord che hanno sancito alla squadra elvetica di staccare il pass decisivo a discapito del team di mister Mancini.

Colpe da attribuire all’allenatore tra moduli insoliti (Insigne falso nove) e scarsa gestione delle energie o semplicemente una flessione dopo la camminata trionfale nei mesi di giugno e luglio?

La realtà adesso si chiama Macedonia del Nord il 24 marzo alle 20,45 allo stadio Renzo Barbera di Palermo, una squadra che non ha nulla da perdere in quanto non è mai stata sui gradini alti del ranking FIFA e da non sottovalutare.

Lo scoglio più grande dovrebbe arrivare dopo che, in caso di passaggio al turno successivo (finale), prevede una tra Turchia e Portogallo come avversaria da affrontare fuori casa. Portogallo orfano di Ruben Dìas ma Italia priva di Chiesa e Spinazzola, colonne portanti della squadra del Bel Paese.

Provando a entrare nella mente del commissario tecnico azzurro, si potrebbe stilare un approssimativo 11 iniziale che includerebbe Donnarumma tra i pali; il quartetto difensivo composto da Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; centrocampo a tre con Verratti (Locatelli), Jorginho, Barella e il tridente con Berardi, Immobile, Insigne. Occhio a Gianluca Scamacca, sta facendo molto bene e chissà se non gli venga concessa una chance.

Cosa comporterebbe un’ulteriore uscita di scena dal Mondiale?

Un doppio harakiri non è consentito per una prestigiosa squadra come l’Italia ma, visti gli scivoloni precedenti (vedi contro la Svezia), non è da escludere ancora una volta la mancata partecipazione ad un evento di caratura internazionale come il Mondiale.

Il fantasma di un doppio fallimento potrebbe essere un nuovo inizio per i settori giovanili dei club di Serie A. Una maggiore fiducia a lanciare giovani talenti per garantire una vasta gamma di scelta che manca da ormai troppo tempo.

Un’ulteriore decisione che, trofei a parte, verrebbe criticata a livello nazionale sarebbero le successive dimissioni/esonero di Roberto Mancini, arrivato come selezionatore per risollevare la maglia azzurra dalle ceneri (missione compiuta fino ad ora). L’eventuale mancata qualificazione in Qatar vanificherebbe in parte il lavoro fatto da staff e tecnico ma sempre con un occhio di riguardo alla gioia regalataci la scorsa estate.

Fonte foto Facebook – Mattina Rai1