Le isole Eolie a supporto del popolo ucraino: a Salina pronti 40 posti letto, a Lipari avviata raccolta di beni

Le isole Eolie a supporto del popolo ucraino: a Salina pronti 40 posti letto, a Lipari avviata raccolta di beni

ISOLE EOLIE – Anche le isole Eolie si mobilitano per i profughi in fuga dall’Ucraina. Nello specifico, la comunità parrocchiale di Salina, la seconda isola dell’arcipelago, mette a disposizione 40 posti letto per loro. A comunicarlo è il parroco Giuseppe Brancato.

Anche in quest’isola invochiamo il dono della pace. In collaborazione con la Caritas Italiana, organo ecclesiale e in costante dialogo con il ministero dell’interno, abbiamo deciso di mettere 40 posti letto in strutture di proprietà della parrocchia, immediatamente disponibili ad accogliere a tempo indeterminato, i fratelli profughi Ucraini. Tutti coloro che vorranno mettere a disposizione ulteriori posti letto a tempo indeterminato potranno dare la loro disponibilità alle parrocchie dell’isola di Leni, Santa Marina e Malfa“, spiega il parroco.

Anche a Lipari si è mobilitata Eleonora Zagami, presidente dell’associazione “Valentino uno di noi”, avviando una raccolta di beni da inviare al popolo ucraini.

Ha dichiarato: “Chiedo a ogni cittadino eoliano di volersi unire e di contribuire, facendo ognuno la propria parte, in nome della umana solidarietà. La nostra azione si concretizza sul piano operativo nella funzione di raccolta di beni di prima necessità e di consumo, nuovi o in buono stato d’uso (scarpe, medicinali, alimentari, abbigliamento, giochi per l’infanzia), che faremo pervenire in tempi brevi e in mani sicure attraverso la rete umanitaria costituita per i soccorsi in territorio ucraino“.

Ringraziamo fin da ora quanti hanno offerto e offriranno la propria disponibilità all’accoglienza in strutture residenziali di piccoli nuclei familiari in fuga dalla guerra, alla Protezione civile, nella figura di Giuseppe Orto tramite l’associazione Radioamatori Eoliani e a Padre Giuseppe Mirabito per il loro incondizionato e prezioso apporto all’iniziativa”, prosegue.

La vostra adesione potrà certamente alleviare le sofferenze provocate dalla guerra sulla popolazione civile in fuga e anche su quanti hanno deciso di restare in patria, nonostante i bombardamenti“, conclude.