“Siate delle gemme di legalità”: all’Istituto Comprensivo di Santa Venerina piantumata una talea dell’albero di Falcone

“Siate delle gemme di legalità”: all’Istituto Comprensivo di Santa Venerina piantumata una talea dell’albero di Falcone

SANTA VENERINA – “Ragazzi, voi siete il nostro futuro: è giusto che questi gesti e semi di legalità debbano essere trasmessi anche e soprattutto a voi. Un messaggio di continuità, di questi eroi della patria che dovranno restare per sempre nei nostri cuori“: con queste parole il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Santa Venerina, dott.ssa Mariangiola Garraffo, ha aperto la cerimonia di piantumazione nel giardino della scuola, luogo dell’ascolto e della cura, secondo i percorsi della Mappa della Comunità, di una piantina di ficus, talea dell’Albero di Falcone.

L’istituto Comprensivo Statale di Santa Venerina infatti è tra le 100 scuole siciliane che hanno aderito al progetto “Un albero per il futuro” e che hanno ricevuto proprio nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone il 20 novembre scorso, le prime 100 “piantine di Falcone”. Si tratta di piccoli esemplari riprodotti dal Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale di Pieve S. Stefano, che ha prelevato diverse talee dal famoso albero situato nei pressi della casa del giudice Falcone.

Tra i presenti alla cerimonia di piantumazione, l’Assessore al verde pubblico, Angela Cavallaro, il Comandante della stazione dei Carabinieri, Antonello Russo, il Presidente del CdI, Isabella Cavallaro e Don Toni Milazzo, parroco della Parrocchia “Maria Santissima del Carmelo” di Bongiardo.

Perché piantare un albero in ricordo delle vittime della mafia? Per il Luogotenente Russo questo gesto è la metafora perfetta: “Lentamente questo albero, ora fragile, affonderà le sue radici, come speriamo avvenga per la cultura della legalità: il sacrificio di tanti può affondare radici nelle nostre coscienze, lentamente ma in modo sempre più saldo. Ma un albero da solo non può niente, bisogna trascinare gli altri in questa battaglia“.

E in seguito Glicenda Barbagallo, Presidente del CdR (Consiglio dei Ragazzi), eletto proprio in questa giornata, a nome di tutti i componenti del CdR rappresentanti di tutte le alunne e gli alunni della scuola, ha affermato il legame tra questo progetto, attento alla biodiversità, al rispetto dell’ambiente e al tema delle generazioni future e ha sottolineato come lo stesso si sposi con le idee di Giovanni Falcone per cui “le idee restano e gli uomini passano“. Il Presidente neoeletto ha poi aggiunto “Oltre a commemorare i due giudici, dobbiamo promuovere il valore dell’ambiente e della legalità: l’ambiente va tutelato allo stesso modo della repressione dei gesti sbagliati; infatti trasmettendo dei valori positivi legati all’ambiente possiamo promuovere e sensibilizzare la tutela dello stesso“.

Nella stessa mattina, quindi, dopo un’assemblea partecipata del CdR, organo di democrazia rappresentativa nel quale sono inseriti alunni di tutte le classi, candidati, eletti e investiti ufficialmente dai propri compagni, si è proceduto all’elezione del Presidente, Glicenda Barbagallo.

La partecipazione attiva dei bambini è uno dei pilastri del modello Senza Zaino e della scuola della Responsabilità” dice il Dirigente Garraffo, “il CdR è un organo che rende attivi e partecipi gli alunni, perché la vera sfida è stata ed è quella di renderli costruttori del loro percorso di studio, consapevoli dell’impegno e dello sforzo che serve per diventare bambini e ragazzi competenti“.

Articolo a cura di Francesca Giovanna Di Prima