CATANIA – L’Italia fa sentire la sua voce contro la guerra che sta letteralmente devastando l’Ucraina. In diverse città del Bel Paese è partita una mobilitazione pacifista per dire – in un unico grido – “No” all’invasione della Nazione da parte della Russia.
In prima linea, Asti, Bari, Brindisi, Bologna, Cagliari, Caserta, Como, Firenze, Genova, Ivrea, Lecce, Massa, Padova, Pescara, Piacenza, Pisa, Rimini, Roma, Siena, Taranto, Torino, Trento, Trieste, Varese, Venezia, Verbania, Vicenza e Viterbo.
In Sicilia, invece, la manifestazione si svolgerà a Catania, domani 26 febbraio 2022, con partenza alle ore 17 da piazza Federico di Svevia, e a Siracusa con partenza alle ore 10 da piazza Archimede.
Ad Acireale, l’amministrazione comunale ha previsto alcuni momenti significativi. Il Palazzo di Città è stato illuminato di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina, mentre domenica mattina, con inizio alle 11, su piazza Duomo, avrà luogo una riflessione sui temi collegati alla pace e alla solidarietà, al quale parteciperanno il sindaco Stefano Alì, il vicario generale della Diocesi, monsignor Giovanni Mammino, e alcuni cittadini ucraini. Le varie iniziative sono curate dal vicesindaco Palmina Fraschilla, e dall’assessore alla Cultura, Fabio Manciagli.
“La Cisl catanese e l’Anolf (Associazione Oltre Le Frontiere) Catania esprimono solidarietà e vicinanza alla comunità ucraina, costituita da cittadini di ispirazione autenticamente europea, lavoratori e lavoratrici instancabili, in questo momento fortemente turbati dall’avvio delle attività belliche nonché assai preoccupati per le sorti dei loro cari, e auspicano che la comunità internazionale si metta proficuamente all’opera per un immediato cessate il fuoco“.
Lo dichiarano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, e Alessandro Schinco, presidente dell’Anolf provinciale.
Già in occasione del 18esimo congresso della Cisl catanese appena concluso, il leggio era stato ornato con la bandiera dell’Ucraina, siglata dai giovani cittadini ucraini, che hanno voluto così ringraziare i volontari dell’Anolf per gli aiuti ricevuti, e dalla bandiera della pace.
