Sciopero camionisti, caos al casello di San Gregorio: bloccato l’ingresso sulla A18, traffico in tilt

Sciopero camionisti, caos al casello di San Gregorio: bloccato l’ingresso sulla A18, traffico in tilt

CATANIA – Caos allo svincolo autostradale di San Gregorio di Catania, dove è attualmente in corso la protesta degli autotrasportatori che si sono organizzati per bloccare il traffico.

La motivazione principale è il caro benzina. Progressivamente cresce il numero di coloro che si aggiungono allo sciopero, promosso dall’Aias. Si registrano, infatti, lunghe cose e autostrada quasi fuori uso. Traffico letteralmente in tilt.

Non si tratta apparentemente di un blocco del traffico, ma di un presidio formato da diversi mezzi, dai più piccoli fino ai TIR.

Sul posto sono presenti le forze dell’ordine e i lavoratori protestano anche contro le strade impraticabili, la patente a punti presente soltanto in Italia, il prezzo dei pedaggi autostradali e la carenza degli autisti.

La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S. punta il dito sugli organizzatori del blocco odierno a Catania, al casello di San Gregorio, in quanto lo considera strumentalizzazione inutile e senza precedenti, in un momento in cui il disagio sociale, il malcontento di molte categorie ed il senso di abbandono rappresentano una vera e propria polveriera.

È veramente triste“, afferma la Presidente della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S., Tania Andreoli, “che si utilizzi lo stato d’animo di dissenso generale per strumentalizzare e fingere di affrontare problemi rimasti irrisolti che non possono trovare soluzioni, né davanti ad un casello, né all’Albo dell’Autotrasporto, organismo inutile e superato, che fa comodo a molti degli organizzatori stessi del blocco di Catania”.

La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S. ricorda a chi se lo fosse dimenticato che è stata promotrice, nel 2021, dei rallentamenti, attualmente utilizzati anche in Canada e negli Stati Uniti, dove i blocchi si sono creati in automatico con i Tir lumaca, e di smentite mediatiche che volevano gli autisti dipendenti responsabili di fantascientifici scioperi che avrebbero causato lo svuotamento dei supermercati.

Non è possibile che molti di noi, davanti a un volantino che per l’ennesima volta non porta nemmeno la paternità dell’iniziativa (A.I.A,S. Service di Giuseppe Richichi? Altre?)“, spiega il Vice Presidente Giuseppe Neri, “abbiano ceduto alla promessa di riformare un settore in declino come quello dell’autotrasporto, percorrendo la strada più tortuosa, ovvero quella del caro gasolio, dei pedaggi aumentati, della patente a punti, del GLN (schizzato nel Nord Est asiatico a 20,10 USD per milione di unità britanniche rispetto alla settimana precedente”.

Il problema dell’autotrasporto e della logistica è strutturale e non può essere risolto sulle strade, ma sui banchi della politica, obbligandola ad interventi radicali che non possono non tener conto di territorialità, tariffe e distanze chilometriche“, prosegue.

La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S. ha già inoltrato la scorsa settimana una proposta di legge all’ARS, all’ILO e al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili affinché vengano concretamente ripristinati quei parametri, quali le tariffe forcella e i costi minimi, tanto scomodi a sindacati e associazioni legate all’Albo.

Fonte foto: Gazzetta del sud