Tra elezioni e “campi larghi”, la Sicilia torna laboratorio politico? Gli occhi di Roma sull’Isola

Tra elezioni e “campi larghi”, la Sicilia torna laboratorio politico? Gli occhi di Roma sull’Isola

SICILIA – L’Isola si appresta a diventare, per l’ennesima volta, il laboratorio politico d’Italia. La tornata delle elezioni Regionali è ancora distante (ma non troppo), eppure in Sicilia soffiano già da tempo venti di “campagna” che sembrano imitare le movenze nazionali.

Nel momento in cui il Governo Draghi rischia di scoprirsi più fragile del previsto a causa della difficile convivenza dei partiti, c’è chi ha già iniziato a sistemare le tessere del proprio mosaico per non farsi trovare impreparato su tutti i livelli.

La carta Musumeci

Ne abbiamo già avuto prova lampante, con Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia che, immediatamente dopo la frattura nata con la Coalizione di Centrodestra a seguito della nascita del Mattarella-bis, ha deciso di applicare il proprio marchio sulla ricandidatura di Musumeci.

Una giocata d’anticipo che ha spinto gli altri alleati a concentrarsi su altri nomi. Tra questi, il discusso Miccichè che ha ottenuto pochi giorni fa la benedizione di Silvio Berlusconi come candidato ideale di Forza Italia.

Meno contenta la Lega, come abbiamo già detto, che il suo nome per la Sicilia lo aveva già speso, indicando in Nino Minardo la propria figura. Ma all’orizzonte non ci sono soltanto le Regionali.

Palermo

Prima di eleggere il prossimo governatore gli occhi di tutti saranno rivolti verso Palermo per decidere il successore di Leoluca Orlando e, via via, i primi cittadini di altre città siciliane.

Per il capoluogo è già nota la candidatura di Davide Faraone, già capogruppo al Senato di Italia Viva, mentre in questi giorni, lato FdI, è emerso il profilo di Carolina Varchi.

Meno chiacchierato, in questo momento, quello dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla. A sinistra – dove potrebbe essere ancora valutata l’idea del “campo largo” – resta ancora da valutare il nome dell’eurodeputata Caterina Chinnici.

Messina

Altra città “calda” politicamente è Messina. L’ex sindaco Cateno De Luca, ufficialmente candidato come futuro governatore, ha designato Federico Basile come suo “erede” naturale. Ancora da definire i nomi degli “inseguitori”.

Negli ambienti di Centrodestra quello di Matilde Siracusano è il più chiacchierato, ma occhio – anche in questo caso – alle possibili larghe intese.