Operazione antidroga: smerciavano stupefacente fra Trieste ed Enna

Operazione antidroga: smerciavano stupefacente fra Trieste ed Enna

ENNA – Arresti nelle ultime ore fra Enna, Pordenone e Trieste nel corso di una vasta operazione antidroga che è stata coordinata prima dalla Procura di Udine, successivamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste.

Le indagini della polizia mirate al contrasto del narcotraffico (soprattutto relativamente ad hashish e marijuana), hanno portato a 7 ordinanze di custodia cautelare e a 27 mandati di perquisizione a carico di numerosi indagati, molti dei quali ad Enna.

L’operazione scaturisce da un’indagine per omicidio di giugno 2013. Le forze dell’ordine in quella data hanno trovato infatti il corpo senza vita di Mirco Sacher in un campo poco frequentato della provincia di Udine. Le sue assassine, due minorenni, avrebbero agito sotto gli effetti della marijuana, droga che hanno confessato poi di aver acquistato da cittadini stranieri più o meno regolarmente residenti nella provincia friulana.

Archiviate le indagini relative alla morte dell’anziano pensionato, la Dda di Trieste ha preso il controllo dell’attività investigativa e ha indagato sulle questioni strettamente connesse alla produzione e alla commercializzazione delle sostanze stupefacenti. Gli inquirenti hanno così scoperto che nel Friuli (soprattutto tra Trieste, Udine e Pordenone) era attiva una banda di narcotrafficanti.

I sospettati dovranno adesso rispondere del reato di costituzione e partecipazione ad un’associazione a delinquere il cui fine ultimo era ovviamente lo spaccio di sostanze stupefacenti. Il GIP del Tribunale di Udine ha emesso così 7 ordinanze cautelari (variamente distribuire tra detenzione ai domiciliari e carceraria). In altri 27 casi è stata invece autorizzata la perquisizione di abitazioni e immobili

Gli arrestati sono tre giovani afgani, Hussain Alì Jaffari di 25 anni, Naiaz Sherin Khan di 24 e Karim Ghorayshy di 26, un curdo iracheno, Hasan Hasan di 26, un ghanese, Daniel Osei di 22, un marocchino, Otman Baghrar di 21 e un italiano, Alex Baita di 2 mentre ai domiciliari sono finiti Ghorayshy e a Baghrar.