Pensionati morti per Covid, così l’INPS ha risparmiato oltre 1 miliardo di euro

Pensionati morti per Covid, così l’INPS ha risparmiato oltre 1 miliardo di euro

ITALIA – Nel 2020 l’I.N.P.S. ha risparmiato in spesa per pensioni 1,1 miliardi a causa dell’eccesso di mortalità per Covid. Secondo il nono rapporto di Itinerari previdenziali, presentato stamane al Senato, fino al 2029 si avrà di conseguenza una spesa minore per 11,9 miliardi.

Considerato anche le adesioni a Quota 100 minori del previsto, l’ampio ricorso agli ammortizzatori sociali speciali durante la pandemia e la recente ripresa dell’occupazione, Itinerari Previdenziali, prevede che il rapporto spesa pensionistica/PIL dovrebbe ridursi dal 14,27% del 2020 al 13,19% del 2021, migliorando fino al 12,32% (valore in linea alla media Eurostat) nel 2024.

Il Centro Studi e Ricerche presieduto da Alberto Brambilla, che stamane presenta al Senato il Nono Rapporto sul Sistema Pensionistico Italiano, calcola che la riduzione dei flussi di pensionamento dal 2022 (per effetto della fine di Quota 100), combinata con la cancellazione di prestazioni a lunga decorrenza, “dovrebbero consentire di ammortizzare le perdite prodotte da Covid-19 nel corso dei prossimi 2 o 3 anni, con una risalita del rapporto attivi/pensionati intorno al valore di 1,49 già nel 2024″, un valore vicino alla quota record di 1,4578 toccata nel 2019“.

Dobbiamo semplificare il procedimento di selezione del gestore delle risorse finanziarie degli enti, creare tassazione agevolata per gli investimenti nelle PMI italiana, adeguare la tassazione italiana sui rendimenti e sulle prestazioni a quella dei Paesi europei”, ha affermato il senatore del M5S Sergio Puglia, membro Commissione Bicamerale Controllo Enti.

Tra gli errori del passato da non ripetere sicuramente l’anticipo eccessivo della pensione: sono 476.283 gli assegni previdenziali pagati dall’Inps da 40 anni o più a persone andate in pensione nel lontano 1980 o ancora prima: 423,009 le prestazioni riguardanti il settore privato, 53,274 quelle relative ai dipendenti pubblici.

Il record di durata delle pensioni più remote ancora oggi vigenti è in media di quasi 46 anni nel settore privato e di 44 per il pubblico: prestazioni corrette sotto il profilo attuariale non dovrebbero superare i 20/25 anni.

Tuttavia ci sono quattro gestioni obbligatorie Inps che si mantengono in attivo: i lavoratori dipendenti che presentano un attivo di 1.203 milioni (erano 20.186 nel 2019), i commercianti (da 880 a 607 milioni), i lavoratori dello spettacolo ex Enpals con 150 milioni (erano 400 l’anno precedente) e la Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati.

Foto di repertorio