Il sindacalista Liarda indagato per simulazione: su una lettera minatoria la sua impronta digitale

Il sindacalista Liarda indagato per simulazione: su una lettera minatoria la sua impronta digitale

PALERMO – Il sindacalista della Cgil Vincenzo Liarda, che da anni denuncia minacce mafiose ed è stato anche scortato per un periodo, è indagato dalla Procura di Termini Imerese, in provincia di Palermo per l’ipotesi di simulazione.

Su una delle lettere minatorie che Liarda ha affermato di aver ricevuto, i tecnici del Ris dei carabinieri hanno rilevato una sua impronta digitale e resta da chiarire perché si trovi sul foglio.

Al sindacalista è stato sequestrato un computer che è ora all’esame degli inquirenti.

Liarda si è battuto a lungo per il riuso sociale del feudo di Verbumcaudo, un ampio appezzamento a Polizzi Generosa, confiscato al boss mafioso Michele Greco.

Negli anni, ha denunciato una ventina di intimidazioni, non solo lettere, in alcuni casi contenenti proiettili, ma anche piccoli danneggiamenti. Liarda è così diventato una delle icone dell’antimafia siciliana e gli era stata assegnata una scorta, che tra mille polemiche gli era stata poi revocata.