Bus turistico sull’Etna, dopo il “no” i sindaci spiegano e la Regione Siciliana fa dietrofront

Bus turistico sull’Etna, dopo il “no” i sindaci spiegano e la Regione Siciliana fa dietrofront

CATANIA –I bus turistici potranno accompagnare i turisti nel versante nord ovest del Parco dell’Etna“. In attesa che sull’autorizzazione concessa dal Parco dell’Etna ai Comuni si esprima il Tar, i sindaci a hanno riportato da Palermo una bella vittoria.

Dopo che l’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente, a seguito di una interrogazione, ha chiesto al Parco dell’Etna di revocare l’autorizzazione rilasciata ai Comuni di Bronte e Maletto, per “attivare un servizio di fruibilità del versante ovest del Vulcano con finalità turistiche, mediante l’accesso autorizzato di veicoli ecocompatibili“, i sindaci di Bronte e Maletto, con il presidente del Parco dell’Etna, hanno ottenuto il dietrofront da parte della Regione.

Forti delle loro idee, infatti, hanno chiesto un incontro a Palermo, riuscendo a convincere i vertici dell’Assessorato regionale sulla legittimità dell’autorizzazione.

Al vertice a Palermo, ospiti del direttore dell’Assessorato, Giuseppe Battaglia presente con i dirigenti regionali Giuseppe Maurici e Giorgio Occhipinti, hanno partecipato i sindaci di Bronte e Maletto, Pino Firrarello e Giuseppe De Luca, l’avvocato del Comune di Bronte, Antonella Cordaro, il presidente del Parco dell’Etna, Carlo Caputo e il direttore dell’Area protetta, Giuseppe Di Paola. Con loro anche il deputato Giuseppe Zitelli.

Prima gli ambientalisti si sono rivolti al Tar che si esprimerà il 12 maggio – afferma il sindaco Pino Firrarelloe poi la Regione ha chiesto al Parco di rivedere l’autorizzazione, quando io non ho mai visto l’ingegnere Di Paola concedere nulla che potesse minimamente minacciare l’ambiente“.

Certi di essere nel giusto abbiamo chiesto udienza chiarendo la vicenda. Appena abbiamo spiegato le peculiarità del provvedimento, i dirigenti dell’Assessorato non hanno potuto che confermare la legittimità delle nostre richieste“, prosegue.

Del resto lo stesso assessorato mesi fa ha presentato un bando per favorire l’incremento turistico sull’Etna. Mi preme sottolineare però un aspetto. I territori sono proprietà dei Comuni e in questi territori per 40 anni nulla è stato fatto per incrementare il turismo che tutti vogliamo realizzare nell’interesse della salvaguardia della natura. È arrivato il momento di valorizzare l’Etna con criteri concreti e non su radicali ideologie“, conclude.

Soddisfatto anche il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca: “Il confronto ci ha permesso di chiarire ogni aspetto. Alla fine l’Assessorato, che ringrazio, non solo si è convinto della legittimità e della sostenibilità delle nostre richieste, ma anche sulla conformità dell’autorizzazione concessa dalla direzione dell’area protetta”.

L’assessorato – ha affermato il presidente Caputoha accolto le nostre motivazioni e ritirata la richiesta di revoca del provvedimento autorizzatorio del Parco perché rilasciato coerentemente con le norme che regolano l’Area e non produce nessun impatto significativo“.

L’attività di trasporto con minibus ecocompatibili, infatti, avviene su pista forestale, cioè su percorso la cui funzione è proprio quella di permettere gli spostamenti su mezzi per le attività di manutenzione, per la sorveglianza e per la fruizione turistica regolamentata. Trovo fuorvianti ed esagerate alcune critiche su questa autorizzazione“, puntualizza.

E ancora: “Il Regolamento di fruizione all’art 7.1 ‘Transito di veicoli a motore’ recita che sono esclusi dal divieto di transito e accesso nelle zone A e B del Parco i mezzi motorizzati delle ditte autorizzate a svolgere servizi escursionistici“.

L’autorizzazione concessa dal Parco ai Comuni prevede che con bus elettrici o anche con motore euro 6 si possa raggiunge la pista altomontana partendo da Piano dei Grilli fino al rifugio La Nave, percorrendo una strada forestale esistente che attraversa boschi di rara bellezza, panorami mozzafiato e luoghi incantati fino ad oggi quasi sconosciuti.