Autostrade Siciliane e incentivi progettuali non dovuti: arriva la sentenza dell’operazione “Tekno”

Autostrade Siciliane e incentivi progettuali non dovuti: arriva la sentenza dell’operazione “Tekno”

MESSINA – Si è concluso ieri – in primo grado – il processo circa l’operazione “Tekno” della Dia che aveva portato alla luce degli incentivi che sarebbero stati “gonfiati” al Cas tra il 2012 e il 2013. Nel 2017 scoppiò il caso arrivando anche alla sospensione di 6 dirigenti dalle funzioni.

Arriva, dunque, la sentenza da parte del Tribunale di Messina: 52 assoluzioni e solo 3 condanne. Dirigenti e funzionari del Consorzio autostrade siciliane, come accennato, erano finiti nel mirino delle indagini della Procura per incentivi progettuali che sarebbero stati incassati senza averne diritto, a detta degli inquirenti.

Nel dettaglio sono stati condannati a 6 anni e 5 giorni Gaspare Sceusa; 4 anni e 4 mesi Lelio Frisone; 5 anni e 20 giorni Carmelo Cigno. I tre sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, il rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione è stato dichiarato estinto ed è scattata la confisca dei beni e del denaro che era stato sequestrato nel 2017.

Per alcuni capi di imputazione, i soggetti hanno ricevuto assoluzioni parziali. Le 52 persone, invece, sono state assolte a vario titolo perché il fatto non costituisce reato o perché il fatto non sussiste.

Il Consiglio Direttivo dell’ente autostradale ha così commentato la sentenza: “Un’assoluzione che riconsegna dignità e serenità ai dipendenti di Autostrade Siciliane“.

Esprimiamo soddisfazione per la conclusione dell’iter processuale che restituisce finalmente chiarezza alla vicenda e serenità a tutto l’Ente“, conclude la Governance.