Dispersione scolastica in Sicilia, si riduce il tasso al 19,4%. Musumeci: “Arrivare alla radice delle cause”

Dispersione scolastica in Sicilia, si riduce il tasso al 19,4%. Musumeci: “Arrivare alla radice delle cause”

SICILIA – Si parla – tra i tanti temi – della dispersione scolastica in Sicilia in conferenza stampa a Palazzo Orleans, tenuta dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, Patrizia Fasulo dell’Ufficio scolastico regionale e il direttore del Dipartimento Antonio Valenti.

Nell’Isola, il tasso di dispersione scolastica si riduce al 19,4%, mentre prima era pari al 24,3%. Dati importanti da cui partire per riflettere e analizzare la situazione.

È un fenomeno che riguarda soprattutto le aree interne, prive di strutture culturali, di luoghi di aggregazione, aree interessate a inesorabili processi di spopolamento“, afferma Musumeci.

Ecco perché abbiamo ritenuto di operare una serie di interventi impegnando anche risorse significative, circa 120 milioni di euro tra fondi comunitari, regionali e dello Stato. Non c’è dubbio che questa drastica riduzione non ci basta, non siamo assolutamente convinti e appagati, infatti stiamo predisponendo per il 2022 un piano d’azione“, aggiunge.

Non siamo intervenuti solo nelle aree interne, ma anche nelle zone periferiche delle grandi città: un giovane che abbandona la scuola quasi sempre appartiene a famiglie con scarso livello culturale e poco abbienti. La povertà educativa è uno dei problemi con i quali le istituzioni dovranno fare i conti nei prossimi anni e noi siamo pronti a fare la nostra parte“, prosegue.

Anche per quanto riguarda la omogeneità della dispersione scolastica c’è una sostanziale differenza tra le varie province e questo è un dato che stimola un approfondimento e un’ulteriore analisi perché vogliamo arrivare alla radice delle cause, oltre quelle note e tentare di neutralizzarle“, conclude.

Edilizia scolastica

Ma non è tutto: entro fine gennaio sarà pubblicato un nuovo bando per l’edilizia scolastica. Un investimento di 32,5 milioni di euro che mira al “miglioramento della vivibilità delle scuole con particolare riferimento alla realizzazione e riqualificazione di mense, palestre, biblioteche, laboratori, auditorium e altri spazi di fruizione comune“. Queste le parole di Roberto Lagalla.

Oltre l’implementazione del tempo pieno e del tempo prolungato, si prevede la realizzazione di nuove strutture di fruizione comune e ambienti di apprendimento, sostegno alle autonomie scolastiche nella costruzione di collaborazioni con i soggetti territoriali che concorrano all’arricchimento dell’offerta educativa e allo sviluppo delle attività di orientamento“, precisa.

Ancora: “Attivazione di attività laboratoriali rivolte alle famiglie per il rafforzamento del patto educativo scuola-famiglia, diffusione tra i docenti della cultura della didattica per competenze e per saperi trasversali, individuazione della figura del mediatore/facilitatore in ogni istituzione scolastica, sviluppo delle consapevolezza individuale e dei prerequisiti utili a una scelta adeguata della scuola secondaria di secondo grado, consolidamento delle competenze di base e delle capacità cognitive, comunicative e relazionali“.

Fonte foto: Regione Siciliana