A Palermo sale la paura Covid-19: hub e ospedali presi d’assalto per i tamponi

A Palermo sale la paura Covid-19: hub e ospedali presi d’assalto per i tamponi

PALERMO – Come successo a Catania, sono stati presi d’assalto i laboratori di analisi per effettuare i tamponi rapidi, così come gli hub. È questo l’effetto della chiusura della prima parte di queste festività natalizie in Sicilia.

Il rientro per alcuni al lavoro con la necessità di avere la certificazione, o in molti più casi la paura di essere stati contagiati perché venuti a contatto con persone che si è scoperto successivamente essere positive, sta creando non poco caos e soprattutto paura.

Ieri si sono registrati anche numeri importanti nei Pronto Soccorso di Palermo. All’ospedale “Cervello” si è arrivati a un picco di quasi il 200% di sovraffollamento rispetto alla capienza massima prevista.

Si è superato il limite anche al “Di Cristina” (ospedale dei Bambini), a Villa Sofia, al Buccheri La Ferla e al Civico. In tutti i casi si è superata la capienza massima ad un certo punto della giornata per poi attenuarsi solo in serata.

Nella Sicilia che probabilmente entrerà in zona gialla nei primi giorni del 2022, sono dieci i Comuni che passeranno già il Capodanno in zona arancione in base all’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci contro il contagio da Covid-19.

I Comuni di Marianopoli (Caltanissetta), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina) saranno in zona arancione ancora fino a mercoledì 5 gennaio in base a quanto prevede l’ultima ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe.

Foto di repertorio