In Europa tatuaggi in bianco e nero da Gennaio? Tutta la VERITÀ sulle sostanze chimiche vietate

In Europa tatuaggi in bianco e nero da Gennaio? Tutta la VERITÀ sulle sostanze chimiche vietate

ITALIA – In tutta Europa tatuaggi vietati? O solo in bianco e nero? Le domande a riguardo ormai si sprecano da quando è stata resa nota la notizia secondo cui dal 4 gennaio 2022 saranno vietati gli inchiostri colorati e, quindi, saranno consentiti solo i tatuaggi in bianco e nero.

Secondo questi termini, la notizia che ha rapidamente fatto il giro del web è chiaramente incompleta e dunque falsa.

Ogni informazione dettagliata sul caso è ben visibile all’interno del sito ufficiale dell’ECHA (European Chemical Agency) che sotto la voce “Inchiostri per tatuaggi e trucchi permanenti“ ha esplicitato in che modo l’Unione Europea ha intenzione di intervenire sui rischi per la salute rappresentati da diversi inchiostri contenenti sostanze coloranti azoiche, ammine aromatiche cancerogene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli e metanolo.

Le restrizioni

I tatuaggi sono una forma diffusa di body art a cui si è sottoposto almeno il 12 % della popolazione europea. Nella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni la probabilità di avere un tatuaggio è doppia rispetto al resto della popolazione.

I rischi per la salute derivanti dall’uso di aghi sporchi per iniettare gli inchiostri sono da molto tempo sotto osservazione. Ora sono stati analizzati anche i motivi di preoccupazione correlati alle sostanze chimiche degli inchiostri e i relativi rischi sono stati regolamentati a livello dell’UE.

Per proteggere i cittadini europei, a partire dal gennaio 2022 migliaia di sostanze chimiche pericolose individuate negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente saranno soggette a restrizione nell’UE a norma del regolamento REACH. La restrizione riguarda, per esempio, le sostanze chimiche che provocano il cancro o mutazioni genetiche, quelle tossiche per la riproduzione così come le sostanze sensibilizzanti e irritanti per la pelle. L’obiettivo non è vietare la pratica del tatuaggio ma rendere più sicuri i colori utilizzati nei tatuaggi e nel trucco permanente.

Grazie alla restrizione si prevede una riduzione delle reazioni allergiche croniche e di altre reazioni cutanee di tipo infiammatorio dovute a inchiostri per tatuaggi e trucco permanente. Potrebbero inoltre diminuire effetti più gravi quali tumori o danni al DNA o al sistema riproduttivo potenzialmente causati dalle sostanze chimiche usate negli inchiostri.

Quali sono le preoccupazioni?

Gli inchiostri per tatuaggi e il trucco permanente sono una miscela di varie sostanze chimiche. Possono contenere sostanze pericolose che causano allergie cutanee e altri effetti più gravi sulla salute, come mutazioni genetiche e cancro.

I pigmenti dell’inchiostro possono anche migrare dalla cute a vari organi, come i linfonodi e il fegato. Talvolta i tatuaggi vengono rimossi con un laser che decompone in particelle più piccole i pigmenti e le altre sostanze. Se tra queste vi sono sostanze chimiche nocive, il processo di rimozione ne permette la libera circolazione nell’organismo. Poiché le sostanze chimiche usate negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente possono rimanere nell’organismo per tutta la vita, esiste anche la possibilità di un’esposizione a lungo termine agli ingredienti potenzialmente nocivi.

Cosa ha fatto l’UE per proteggere i propri cittadini?

Nel 2015 la Commissione europea ha invitato l’ECHA a valutare i rischi per la salute delle sostanze chimiche contenute negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente e a esaminare la necessità di una restrizione a livello dell’UE del loro uso. L’ECHA ha effettuato tale valutazione insieme alle autorità norvegesi, italiane e danesi. Anche le autorità tedesche hanno contribuito all’opera di valutazione.

L’indagine ha riguardato le sostanze chimiche note per essere utilizzate negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente che potrebbero essere pericolose per la salute. Particolare attenzione è stata prestata alle sostanze chimiche cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione (CMR); a quelle sensibilizzanti, irritanti e corrosive per la pelle; a quelle corrosive per gli occhi o che provocano lesioni oculari; ai metalli e ad altre sostanze incluse nella risoluzione del Consiglio d’Europa sui requisiti e criteri per la sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente.

Le autorità hanno esaminato i rischi per la salute presentati da queste sostanze chimiche e hanno indagato la disponibilità di alternative più sicure. Hanno inoltre considerato l’impatto socioeconomico della restrizione dell’uso di tali sostanze, analizzandone le ripercussioni sull’occupazione nel settore dei servizi e dell’industria manifatturiera.

Nell’ottobre 2017 la proposta di restrizione è stata sottoposta alla valutazione del comitato per la valutazione dei rischi (RAC) e del comitato per l’analisi socioeconomica (SEAC). Un’ampia consultazione sulla proposta si è svolta da dicembre 2017 a giugno 2018. Successivamente, da dicembre 2018 a febbraio 2019, si è svolta una consultazione sul progetto di parere definitivo del SEAC.

Pareri dei comitati

Il parere consolidato di RAC e SEAC è stato trasmesso alla Commissione europea nel giugno 2019. Il RAC ha esaminato i rischi che le sostanze chimiche comportano per la salute delle persone valutando i dati scientifici disponibili sui pericoli e sui rischi delle sostanze incluse nella proposta. Il SEAC ha valutato i benefici della proposta per la salute delle persone, i costi associati e altre ripercussioni socioeconomiche.

I due comitati hanno convenuto che, fatte salve alcune modifiche, la proposta di restrizione sarebbe lo strumento più indicato per controllare a livello dell’UE i rischi posti dalle sostanze chimiche pericolose contenute negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente.

Il RAC ha inoltre valutato se alcuni pigmenti o coloranti non debbano essere soggetti alla restrizione proposta, giungendo alla conclusione che non era possibile escludere rischi di cancro e altri effetti negativi sulla salute. In base alle informazioni ricevute durante la consultazione, il RAC ha osservato che attualmente non esistono alternative più sicure e tecnicamente adeguate per due soli coloranti: il Pigment Blue 15:3 e il Pigment Green 7. Il SEAC ha preso in considerazione le ripercussioni socioeconomiche della restrizione di questi due pigmenti e ha consigliato di concedere al settore un periodo di tempo supplementare affinché possa individuare e adottare adeguate alternative più sicure.

Nel complesso, il SEAC ha concluso che la restrizione non avrebbe significative conseguenze economiche negative sulle catene di approvvigionamento né comporterebbe aumenti marcati dei prezzi per i consumatori. Il comitato ha inoltre convenuto che la restrizione ridurrebbe al minimo i rischi di sostituzione deplorevole.

Entrambi i comitati hanno convenuto che il periodo di transizione suggerito di 12 mesi offrirebbe agli attori interessati il tempo necessario per adeguare le rispettive operazioni.

Decisione della Commissione europea e degli Stati membri dell’UE

La restrizione ha ottenuto il sostegno degli Stati membri dell’UE nel luglio 2020 ed è stata adottata dalla Commissione nel dicembre 2020.

La restrizione armonizza a livello dell’UE le misure relative alle sostanze chimiche pericolose utilizzate negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente e garantisce che tutti i cittadini dell’UE godano di pari protezione nei confronti di tali sostanze. In precedenza non era in vigore una legislazione specifica a livello dell’UE, sebbene vi fossero analogie tra le legislazioni nazionali di alcuni Stati membri.

L’uso di oltre 4mila sostanze chimiche pericolose negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente verrà limitato. La restrizione introduce limiti massimi di concentrazione per singole sostanze o gruppi di sostanze utilizzate negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente. Esempi di sostanze chimiche sono particolari sostanze coloranti azoiche, ammine aromatiche cancerogene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli e metanolo.

Le nuove norme entrano in vigore nei paesi UE/SEE a partire dal 4 gennaio 2022 e, nel caso di Pigment Blue 15:3 e Pigment Green 7, per i quali la Commissione e gli Stati membri dell’UE hanno concordato un periodo di transizione di 24 mesi, a partire dal 4 gennaio 2023.

La restrizione impone inoltre che sulle etichette delle miscele destinate al tatuaggio e al trucco permanente sia riportato tale uso previsto. L’etichetta deve inoltre includere un elenco degli ingredienti e le dichiarazioni di sicurezza pertinenti.

Per garantire la protezione delle persone anche nel lungo termine, la Commissione ha deciso che in futuro la restrizione limiterà automaticamente le sostanze chimiche che:

Sono classificate a livello dell’UE come:

  • cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione;
  • sensibilizzanti per la pelle;
  • corrosive per la pelle;
  • irritanti per la pelle;
  • irritanti per gli occhi;
  • che provocano lesioni oculari.

Sono incluse nel regolamento sui prodotti cosmetici [CPR (CE) n. 1223/2009] come:

  • sostanze vietate nei prodotti cosmetici, come da allegato II al CPR.
  • sostanze/coloranti elencati nell’allegato IV al CPR con le seguenti condizioni per il loro uso:
  • da non usare nei prodotti da applicare sulle membrane mucose;
  • da non usare nei prodotti per gli occhi;
  • autorizzati solo nei prodotti da sciacquare; e
  • altre condizioni, per esempio ai fini della purezza, elencate nell’allegato IV.

Foto di repertorio