Variante Omicron, la terza dose potrebbe ridurre il rischio contagio: la speranza arriva dall’UK

Variante Omicron, la terza dose potrebbe ridurre il rischio contagio: la speranza arriva dall’UK

REGNO UNITO – Vi sono delle buone e delle cattive notizie dal fronte dell’emergenza sanitaria. Le novità arrivano dal Regno Unito, il Paese europeo che sta subendo un rapido incremento di casi di variante Omicron.

Nel Paese d’oltremanica, infatti, la diffusione della variante Omicron è oramai fuori controllo e a lanciare la notizia è stato proprio il Primo Ministro, Boris Johnson, proprio durante la già recente conferenza stampa. A sottolineare quanto sta accadendo è Eleanor Riley, professoressa di immunologia e malattie infettive all’Università di Edimburgo, che sabato ha lanciato un terribile avvertimento.

Parlando al programma Today della BBC, ha dichiarato: “Sappiamo che molte persone possono portare il virus senza alcun sintomo, quindi non puoi presumere che la persona seduta accanto a te non abbia il virus. Penso che dobbiamo lavorare sulla base del fatto che praticamente chiunque potrebbe essere portatore del virus e dobbiamo agire di conseguenza“.

Ha aggiunto che, poiché l’omicron si sta diffondendo così rapidamente, è “molto probabile” che tutti nel Regno Unito lo incontrino nelle prossime settimane.

Ma, nei meandri di questa oscurità, vi sono delle luci di speranza. La terza dose, o dose “booster”, pare, dai primi dati, avrebbe un effetto positivo sulla variante che al momento tanto ci terrorizza. Gli studi, infatti, suggeriscono che il vaccino aggiuntivo offrirà fino al 75% di protezione contro la variante Omicron. A comunicare tali dati sono sia gli studi della Pfizer che quelli sul campo in UK.

A supportare l’efficacia della terza dose è anche Israele. Il responsabile della task force Covid e della campagna vaccinale, Arnon Shahar, intervistato dall’Ansa, ha infatti spiegato che, a distanza di 5 mesi da quando Israele ha iniziato la somministrazione della terza dose, si sta verificando che gli anticorpi neutralizzanti, la memoria immunitaria cellulare e l’immunità generale sono più alti che dopo la seconda dose.

Poi, proprio sulla variante Omicron ha spiegato che la malattia severa è coperta della 2 dosi e ha precisato che, grazie alla dose booster, Israele sta contendendo molto bene la quinta ondata.

Ricordiamo che, però, i dati sono ancora in rapida evoluzione.

Immagine di repertorio