Tra Catania e Palermo più di una partita: numeri, tradizioni e storia del match più atteso dell’Isola

Tra Catania e Palermo più di una partita: numeri, tradizioni e storia del match più atteso dell’Isola

CATANIA – Questa sfida non sarà mai una partita qualsiasi, è quella che attendi sin dall’uscita dei calendari ogni estate, quei 90 minuti che valgono tutto: onore, gloria, rispetto. Tutto o niente, non c’è classifica, non esiste il più forte o il più debole esiste solo un imperativo: vincere.

È così che raccontano il “derby” i tifosi di Catania e Palermo la sfida delle sfide. Due città per due colori, un obiettivo che sembra quasi una finale di Champions. A descriverla è così per questo popolo di tifosi, una febbre che sale già settimane prima, la corsa all’ultimo biglietto come oggi per il Massimino con la curva Nord che ribolle di passione: è già tutto esaurito per un posto nel tifo che conta del “fortino” etneo.

Un clima simile si registra anche nell’altra piazza, quella di Palermo, dove la controparte di tifosi rosanero potranno essere presenti a Catania, ma con un rischio che la trasferta possa essere riservata solo ai possessori della “card”. ossia i fidelizzati. Tale possibilità è avallata dal fatto di un possibile rischio disordini tra tifoserie. I numeri per i supporters rosanero viaggiano sui circa 2.500 biglietti disponibili.

Guardando alle statistiche, le due compagini presentano situazioni di classifica differenti. Gli ospiti guidati dal tecnico Giacomo Filippi si trovano al secondo posto con 32 punti, a poca distanza dalla capolista Bari, e sono rinvigoriti dal successo al Barbera contro il Monopoli, maturati con un risicato 2-1 grazie alla rete del gioiello di casa, Matteo Brunori.

Per il Catania la situazione non è semplice in classifica e, come sappiamo anche per i fattori extracampo, i rossazzuri militano in dodicesima posizione con 20 punti e con quel -2 che pesa come la beffa di Latina per 1-0 in favore della formazione pontina, Ma c’è voglia di riscatto e di far brillare la stella Luca Moro.

Una partita che storicamente è ricca di emozioni e colpi di scena. L’ultimo confronto assoluto risale al 3 marzo della scorsa stagione, sempre al Massimino ma senza tifosi per il fattore Covid: vittoria dei rosa con la rete di Santana che fissava il punteggio per 0-1. Sulla panchina delle aquile sedeva sempre Filippi, mentre il tecnico etneo era Giuseppe Raffaele esonerato poi 2 giornate dopo.

Mentre l’ultimo vero confronto pre-Covid risale a 3.157 mila giorni fa, 21 aprile 2013 con il sapore della Serie A, gli etnei a caccia dell’Europa e i rosanero per non retrocedere. La gara terminò 1-1 con gol beffardo al 94′ di Ilicic che regalò il pareggio al tecnico Peppe Sannino dopo la rete dell’1-0 siglata da Barrientos.

L’ultimo successo rossazzurro risale al 18 dicembre 2011 per 2-0 con la magistrale punizione di Lodi nel primo tempo e il raddoppio dagli undici metri di Maxi Lopez, mese fortunato nei derby per gli etnei perché è sempre di dicembre il 3-1 sul Palermo del 2 dicembre 2007, reti di Spinesi (rig.), Peppe Mascara e il capolavoro da fuori area di Martinez. A nulla servì il momentaneo 2-1 realizzato dal fresco ex dell’epoca Fabio Caserta.

Foto di repertorio