L’albero di Natale, tra leggende e speranza: l’origine della tradizione

L’albero di Natale, tra leggende e speranza: l’origine della tradizione

ITALIA – Si respira un’atmosfera natalizia tra le strade delle città, adornate con addobbi e illuminazioni che, inevitabilmente, costituiscono parte integrante delle settimane che anticipano il Natale.

Proprio in occasione dell’8 dicembre, come da tradizione, moltissime famiglie in tutto il mondo abbelliscono i loro appartamenti per portare dentro casa parte del clima natalizio che si percepisce tra le vie cittadine.

Nonostante quella di addobbare l’albero di Natale sia indubbiamente tra le usanze più diffuse nel mondo, non tutti conoscono le origini di questa tradizione.

L’albero di Natale affonda le sue radici nella tradizione celtica. Infatti, nell’antichità era venerato dai druidi, antichi sacerdoti dei Celti, che rimasero colpiti dal fatto che l’abete rimanesse sempre verde; durante i mesi invernali, pertanto, iniziarono a celebrarlo poiché considerato simbolo di lunga vita.

L’aspetto probabilmente più affascinante e magico della tradizione è legato, invece, a una storia tanto antica quanto romantica. Il protagonista della leggenda è un uomo che durante la vigilia di Natale stava passeggiando per un bosco in Germania; durante il suo cammino rimase improvvisamente meravigliato nel vedere la luce delle stelle attraversare i rami di un abete.

Dopo essere tornato a casa, nel tentativo di mostrare alla moglie quanto visto poco prima, decise di ricreare la scena a cui aveva precedentemente assistito: portò a casa un abete di piccole dimensioni e lo addobbò con candeline accese, al fine di ricreare l’evento che nel bosco aveva attirato la sua attenzione.

Sembra che l’abete addobbato sia stato visto dagli abitanti del paese e dai visitatori che avrebbero poi tentato di ricreare quanto realizzato dall’uomo dando inizio a una vera e propria tradizione.

Una seconda leggenda, ancora una volta ambientata in Germania, vede protagonista San Bonifacio, un missionario inglese che tagliò una quercia attorno alla quale, in occasione della vigilia di Natale, si erano riunite alcune persone.

Al posto della quercia crebbe l’abete, conosciuto per essere un albero sempreverde; questo avvenimento fu considerato un segno divino e l’abete, oltre ad assumere il valore di albero della vita, divenne il simbolo della tradizione legata alla nascita di Gesù.

È a queste due vicende che si attribuisce la nascita di una tradizione a cui le famiglie di tutto il mondo sono fedeli; anche quest’anno siamo pronti ad addobbare casa, a illuminare i nostri balconi con luci e decorazioni, a girare per i negozi in cerca dei più bei regali, quando l’unico augurio in cui possiamo realmente confidare, è quello di riaccendere, oltre che le luci dell’albero, la speranza di concludere al meglio i 12 mesi che giungono al termine e di iniziare nel migliore dei modi l’anno che verrà.

Immagine di repertorio