Alla San Giovanni Bosco si ricomincia: si riaprono le frontiere grazie ai progetti ERASMUS

Alla San Giovanni Bosco si ricomincia: si riaprono le frontiere grazie ai progetti ERASMUS

CATANIA – Finalmente ci risiamo. Dopo il lungo torpore, il lungo “sonno” degli scambi culturali, che sono la colonna vertebrale dell’universo ERASMUS, causato da una emergenza sanitaria senza precedenti per l’umanità e che ha cambiato, altresì, il modo di essere di tante vite, l’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco è pronto a riaprire i battenti ai “partner europei” che partecipano al “PROGETTO ERASMUS + KA229- EDUCATION ACCESSED WITH GAMES” di cui, lo stesso Istituto catanese è capofila.

Il progetto nasce nel 2020 dalla volontà di sei partner europei composti, oltre che dall’Italia, anche dalla Turchia, Croazia, Portogallo e Regno Unito con l’obiettivo di integrare l’apprendimento basato sul gioco delle rispettive scuole e scambiandosi buone pratiche, traendo soprattutto beneficio dalle competenze che ogni partner può offrire ai discenti delle rispettive realtà scolastiche.

Dal 29 novembre al 3 dicembre 2021, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Valeria Pappalardo, insieme al suo staff dirigenziale e il team formato da docenti esperti con lunga esperienza progettuale, saranno lieti di accogliere le delegazioni dei paesi partecipanti per dare vita a una settimana intensa di attività didattiche orientate all’apprendimento, con dettagliata conoscenza nelle visite guidate sul territorio etneo e scambio di buone pratiche.

Sarà una settimana intensa che si vivrà, non solo dentro le aule colorate con le vivacissime pareti presenti nell’Istituto e nell’auditorium dello stesso, ma nelle strade della città dell’elefante immersa nei suoi palazzi barocchi che la distingue da tante altre, nei musei, nei teatri per spostarsi anche alla Villa Manganelli di Viagrande e per proseguire ancora con una tappa sull’Etna. Tra le tante mete, quella conclusiva sarà una visita nella storica città di Archimede: Siracusa.

Carismatiche sono le parole della Dirigente Scolastica che accompagna il progetto con queste parole: “Conoscersi, scoprire le radici delle culture e delle nostre origini, tanto diverse in apparenza quanto molto vicine e aperte allo scambio interculturale, al confronto e soprattutto alla crescita. Questi sono gli obiettivi dei docenti che vogliono offrire ai nostri ragazzi: un motivo valido per formare il loro sapere.

Il team di docenti che parteciperà alla mobilità e alle attività, stabilite scrupolosamente dai coordinatori e docenti dello staff prima dell’avvio dell’evento, sono aperti alla collaborazione applicando metodi di insegnamento innovativi e competenti nell’uso delle varie piattaforme di istruzione internazionale. La comunicazione è stata frequente e costruttiva e, pertanto, adesso non resta che incontrarsi nascondendo ancora le gioie e i sorrisi dentro le mascherine protettive ma esprimendo l’entusiasmo che ben si noterà dai loro occhi.

L’augurio delle Professoresse Maria Grazie Ricca e Simona Marzia De Filippo, coordinatrici del progetto, è ardente: “Noi siamo pronti, la voglia e la volontà di ricominciare è incontenibile. Questa prima mobilità è uno dei nostri cinque progetti che infonde speranza e fiducia all’avvenire. L’auspicio è che il mondo sarà nuovamente una entità senza confini geografici, dove cultura e sapere saranno lo scambio principale e prezioso per riscoprirci ancora insieme”.