PALERMO – Salvataggio a Palermo, in via Gustavo Roccella, proprio sotto il ponte. Qui un cagnolino è rimasto bloccato per quasi due giorni. Era finito, non si sa come, in un argine del torrente Boccadifalco e aveva attirato l’attenzione di passanti e residenti.
I vigili del fuoco l’hanno salvato ma per farlo hanno dovuto lavorare per ben 5 ore ininterrottamente. Antonella, volontaria dell’Enpa di Partinico, si è messa in contatto con l’Enpa di Palermo, chiamando anche la polizia municipale per recuperare il cane.
Giovanni Lo Piccolo, caposquadra del vigili del fuoco, ha dichiarato: “Quando siamo arrivati abbiamo trovato ad aspettarci il proprietario del terreno lì vicino che ci ha riferito di avere sentito piangere il cane e di averlo visto di sfuggita. Lo abbiamo cercato per più di un’ora, non riuscivamo a vederlo“.
“Non ci siamo però arresi, anche perché tutte le testimonianze indicavano che il cane era lì da qualche parte già da diverse ore quindi era fondamentale trovarlo e portarlo in salvo il prima possibile“, aggiunge.
“Dopo oltre un’ora finalmente lo abbiamo trovato. Era con le zampe nel torrente, sotto il ponte che si trova in via Roccella a Palermo. Tremava. Era bloccato perché da una parte c’era la cascata e, dall’altra boscaglia impervia“, precisa.
“Abbiamo chiamato il nucleo speleologo, bisognava calarsi dal ponte e raggiungerlo. Credo che il cane abbia capito subito che volevamo aiutarlo. Nonostante tremasse dal freddo e dalla paura si è lasciato avvicinare, rassicurare e mettere l’imbraco di risalita. Quando siamo arrivati su è stato molto emozionate“, conclude.
Successivamente il cagnolino è stato sottoposto ad appositi controlli veterinari per verificare il suo stato di salute che fortunatamente non desterebbe preoccupazione.
Giovanna dell’Enpa di Palermo sottolinea: “Siamo davvero grati per il grandissimo lavoro che hanno svolto i vigili del fuoco della squadra 8A di Brancaccio e la tempestività con la quale sono accorsi per venire a salvare questa creatura. Poter contare su tanta professionalità e competenza rende il nostro operato molto più semplice ed incisivo. Il cane ora sta bene, per fortuna, e presto potrà essere adottato“.
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