Crollo Boggio Lera, 600 studenti senza aule. Scuola e alunni: “Ora in Dad, dopo cosa faremo?” – VIDEO

Crollo Boggio Lera, 600 studenti senza aule. Scuola e alunni: “Ora in Dad, dopo cosa faremo?” – VIDEO

CATANIA – È ancora un rebus la sistemazione delle classi del Liceo Scientifico Boggio Lera di via Vittorio Emanuele II a Catania, interessato nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 novembre dal crollo parziale del tetto con conseguente riversamento di pesanti calcinacci sul corridoio centrale dell’ultimo piano e all’interno di un’aula.

Attualmente, sono almeno 600 gli studenti che non sanno ancora dove andare a seguire le lezioni delle prossime settimane, in virtù delle 29 aule dichiarate inagibili a seguito delle verifiche effettuate dai vigili del fuoco e dai tecnici della Città Metropolitana. A rimanere off limits anche i locali di un reparto denominato “ex custode”, la zona del laboratorio di Fisica, i bagni e un tratto del corridoio del piano terra.

Il preside: “Per ora in Dad, poi…”

Per i prossimi giorni, d’accordo con la Prefettura etnea, gli alunni e gli insegnanti della sede centrale faranno ricorso alla Didattica a distanza. E proprio il tema della Dadva discusso con attenzione“, così come sottolineato dal preside Donato Biuso in occasione dell’incontro che si è svolto stamattina nell’aula magna della scuola in presenza di docenti, studenti e genitori.

Non esiste tecnicamente questa possibilità, non sono previste da nessuna parte le lezioni in Dad se non per motivi legati all’emergenza epidemiologica“, ha precisato Biuso. Per poter proseguire con tale soluzione è necessario, infatti, ottenere una deroga da parte dell’ufficio scolastico regionale.

“Dobbiamo capire cosa fare”

La settimana che seguirà sarà importante perché dovremo capire come muoverci” al fine di trovare nuovi locali che possano ospitare temporaneamente tutti gli alunni rimasti senza aule. “Non abbiamo modo, forze e strategie per tamponare, ha commentato ancora il preside.

Anche nella peggiore delle ipotesi, volendo operare su doppia turnazione” non ci sono spazi sufficienti. “Dovrebbero essere almeno metà tra mattina e pomeriggio. Avremmo difficoltà anche con i doppi turni“, ha ricordato il dirigente scolastico.

Da anni nessuna manutenzione

Martedì 16 novembre è previsto un confronto con il Provveditore etneo nel corso del quale si discuterà della possibile deroga per la Dad. “In base alle risposte – ha proseguito Biuso – ci orienteremo. Se dovremo operare in Didattica a distanza è chiaro che si dovrà ruotare, così come con i doppi turni. Si dovrà decidere con riferimenti certi che non abbiamo adesso“.

Dito puntato, poi, nei confronti dell’Ente locale per quanto riguarda diverse responsabilità che partono “dalla mancanza di manutenzione ormai da diversi anni. I vigili del fuoco ci hanno confermato che la trave è caduta perché marcia. E non è marcia per le piogge delle ultime settimane, ma per l’acqua che ha raccolto da tempo“.

Il progetto di messa in sicurezza

A quanto pare, tra gli interventi di riqualificazione autorizzati negli anni passati non sarebbe stato previsto – probabilmente – quello relativo alla copertura. “So che è stata fatta la facciata, io non ero qui in quel periodo e non ho molti dati“, ha dichiarato Biuso.

Sono certo che, nel frattempo, è stato autorizzato un progetto di messa in sicurezza dell’istituto. Non soltanto perché l’ha detto l’Ente proprietario, ma anche perché lo scorso anno ho visto un ingegnere di una ditta del Nord venire qua a fare rilievi per preparare il progetto esecutivo. Ma non so quando è stato richiesto“.

“Entro febbraio il bando”

Ancora la ditta non c’è, non è stato assegnato. È stato solo finanziato il progetto. Quanto? I dati non li so. La Città Metropolitana deve fare il bando, il finanziamento dovrebbe essere di 6 milioni di euro. È stato anche riportato dall’amministrazione etnea in occasione di un evento. ‘Incidentalmente’ è stato detto di questo finanziamento“.

I tecnici della Città Metropolitana hanno comunque rassicurato la dirigenza in merito ai tempi di evidenza pubblica del bando. “Nell’ipotesi più ottimista, per quello che cercheranno di fare, a febbraio dovrebbero riuscire ad assegnare l’incarico“, ha precisato il dirigente scolastico.

Gli alunni: “Noi sempre gli ultimi”

Noi vogliamo difendere il diritto allo studio dei nostri ragazzi, così come ci ha detto il Prefetto. Vogliamo che venga difeso con le lezioni fatte in classe. Abbiamo visto quanto sia aleatoria e ingannevole la partecipazione a distanza“, ha aggiunto Biuso.

E proprio di difesa del diritto allo studio hanno parlato anche i ragazzi della scuola, intervenuti nel corso dell’incontro esibendo anche cartelli e striscioni. “Le scuole crollano, noi no!” e “Sicurezza per tutte le scuole“, sono stati soltanto alcuni dei messaggi esposti dai ragazzi ancora in cerca di risposte.

A essere sollevato, dagli studenti, il problema già sperimentato durante i mesi di pandemia della mancanza di mezzi necessari per la partecipazione alla Didattica a distanza.

C’è chi è stato costretto a partecipare alle lezioni “dal cellulare con la connessione che cade” e “con i professori che, giustamente, non sanno come gestire” la situazione. “Gli studenti sono gli ultimi in questo Paese, sempre stati gli ultimi. Questo deve cambiare oggi“, hanno ribadito con convinzione.

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