“Quando è arrivata pesava meno di 2 kg”. Parla il medico che ha salvato Aron, la piccola migrante

“Quando è arrivata pesava meno di 2 kg”. Parla il medico che ha salvato Aron, la piccola migrante

TAORMINA – Si torna a parlare di sanità infantile in Sicilia ma questa volta il messaggio che ne deriva è più che positivo e lancia un segnale forte e chiaro non soltanto in Sicilia ma anche in Italia così come In Europa.

“Aron oggi sta bene ed è tornata nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale civile Arezzo di Ragusa dove ci sono tutti i mezzi necessari per sottoporla alle cure che riguardano la sua condizione di prematurità”. Sono queste le parole di Sasha Agati il medico cardiochirurgo del centro cardiologico pediatrico mediterraneo Bambino Gesù di Taormina che ha operato la neonata eritrea, sbarcata con la madre a Pozzallo ai primi di maggio, per il suo problema cardiaco.

Stiamo parlando della bimba che a sole due settimane di vita ha mostrato una determinazione e voglia di vivere proprie di chi da subito deve avere la forza di lottare.

Una forza della natura che è stata salvata grazie alla collaborazione tra i due istituti sanitari siciliani come si evince dalle parole del dottore Fiore Iorio, primario di cardiochirurgia: “Quando è arrivata pesava meno di due chili e lottava tra la vita e la morte, per noi la sua guarigione è un grande traguardo che raggiungiamo, ancora una volta, grazie alla stretta collaborazione con altri ospedali siciliani”.

Una storia a lieto fine quella di Aron che mostra l’altra faccia della sanità siciliana… quella positiva.