CATANIA – Focolaio Covid in una Rsa di Gravina: una decina di positivi su 30 di ospiti, presumibilmente vaccinati. E sono ripartite tutte le procedure dei protocolli anti Covid per circoscrivere e rintracciare i contagi.
In questi giorni è tornata l’allerta virus in Sicilia, in particolare nel catanese e nel siracusano, stabilmente nella top10 delle province italiane con più contagi e in testa, fra le siciliane, per numero di non vaccinati e ricoverati Covid.
La terza provincia a serio rischio è Messina. Inevitabile che accadesse visto che da oltre due mesi è saltata ogni restrizione, ma l’aumento delle infezioni non impatta ancora in maniera significativa sui ricoveri. La copertura dei vaccini regge ancora.
Metà delle 72 classi scolastiche attualmente in quarantena, sono nella Sicilia orientale. Se non è prevedibile un cambio di colore della regione, il Palazzo d’Orleans potrebbe però istituire delle nuove zone arancioni.
La stretta è nell’aria e Alberto Firenze, commissario straordinario per l’emergenza nel messinese, se l’è lasciato sfuggire oggi in una intervista: “Non escludiamo lockdown natalizi nei comuni con meno del 70% di abitanti vaccinati“.
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