Polemiche sulla riforma del settore idrico, l’assessore Baglieri assicura: “L’acqua resterà pubblica”

Polemiche sulla riforma del settore idrico, l’assessore Baglieri assicura: “L’acqua resterà pubblica”

PALERMO – “Nessuna privatizzazione dell’acqua in Sicilia“. Una presa di posizione netta quella dell’assessore all’Energia della Regione Siciliana, Daniela Baglieri, resa necessaria dalle polemiche nate sul disegno di legge già approvato in Giunta in materia di risorse idriche nell’Isola. “Da questo ddl scaturirà finalmente un vasto Piano di riqualificazione delle reti di distribuzione e una corretta governance delle acque. La proposta di legge – spiega la Baglieri – prevede l’istituzione di un unico Ambito territoriale comprendente l’intero territorio regionale, per garantire criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nell’interesse pubblico collettivo, e un razionale utilizzo della risorsa idrica. Nel rispetto di ciò che la Corte costituzionale ha già dichiarato, questo ddl non detta nessuna norma che disciplini la gestione della risorsa idrica in Sicilia ma cerca di ridisegnare una nuova regia“.

La preoccupazione di chi critica la proposta di legge è la possibilità che gli acquedotti vengano sottratti a Sicilacque e che si possa tornare ad una gestione in concessione ai privati, in una regione dove il prezzo dell’acqua è già il più alto d’Italia.

Il governo Musumeci – specifica la Baglieri – nel ribadire che l’acqua è un diritto di tutti i siciliani, continua nell’impegno affinché la risorsa idrica sia tutelata e salvaguardata in termini di sostenibilità e solidarietà. La regolazione pubblica è necessaria perché baluardo certo dei nostri diritti e della consapevolezza dell’importanza dell’acqua per la vita. Al tempo stesso, il presidio pubblico ha il dovere di garantire le migliori forme di gestione di questo bene, secondo criteri che ne assicurino l’accesso e l’erogazione come diritto fondamentale per le generazioni presenti e per quelle future“.