Catania in protesta: contro attuale gestione dei rifiuti e messa in sicurezza territori

Catania in protesta: contro attuale gestione dei rifiuti e messa in sicurezza territori

CATANIA – L’Osservatorio sui Rifiuti Catania, gruppo attivo nell’ambito della tutela dell’ambiente e del territorio, invita tutte le reti, comitati, associazioni, gruppi, singoli e singole a scendere in piazza sabato 6 novembre in via Etnea altezza Villa Bellini alle ore 17,30 in occasione della manifestazioneBasta morti! Vogliamo la messa in sicurezza dei territori”.

L’Osservatorio sui Rifiuti ritiene che aderire a questa manifestazione sia doveroso visti i tragici esiti delle precipitazioni degli ultimi giorni che si sono violentemente abbattuti sulla costa orientale nei giorni scorsi. Come afferma Giorgio, giovane studente membro dell’Osservatorio: “Pensiamo che sia importante tenere a mente che la devastazione alla quale assistiamo non è ‘eccezionale’ ma sistematica: si manifesta lì dove vengono costruite strade e stese colate di cemento che non consentono all’acqua di defluire secondo il proprio corso, si manifesta quando si costruisce in prossimità di zone ad alto rischio idrogeologico danneggiando la naturale tenuta del suolo e intervenendo con una pianificazione irresponsabile”.

La posizione dell’Osservatorio sui rifiuti è che gli eventi di qualche giorno fa siano stati aggravati dalla presenza di grandi quantità di rifiuti in strada e dalla cosiddetta “emergenza rifiuti”, una condizione in cui la città di Catania versa regolarmente a causa dell’assenza di una pianificazione lungimirante e credibile che sia improntata sull’economia circolare. Come afferma Sara, lavoratrice membro dell’Osservatorio: “Eventi come quello della settimana scorsa sono una precisa responsabilità di chi negli anni ha deciso di compromettere irrimediabilmente il territorio e non ha intrapreso opere di messa in sicurezza, preferendo a queste continua cementificazione e progettazione di impianti inquinanti e obsoleti come gli inceneritori , ignorando così le raccomandazioni che vengono dalle istituzioni europee e dalle associazioni che invece puntano tutte sull’economia circolare”.

Come Osservatorio vogliamo ribadire che la messa in sicurezza del territorio passa inevitabilmente dall’invertire la rotta nell’ambito dei rifiuti iniziando a schierandosi contro tutti gli impianti inquinanti e per una definitiva soluzione alla questione dei rifiuti che parta da un’educazione e una pratica di prevenzione del rifiuto, incentivi per la raccolta differenziata, porta a porta capillare e controllo sulla raccolta differenziate, impianti di trattamento e recupero tarati sulle effettive esigenze del territorio per dire addio alle mega-discariche, sistemi di trattamento aerobico tramite compostiere di comunità.