Scattano i provvedimenti di Daspo nel Trapanese, 6 persone individuate

Scattano i provvedimenti di Daspo nel Trapanese, 6 persone individuate

MARSALA Il Questore di Trapani, nei giorni scorsi, ha emesso 6 provvedimenti diDaspo” cosiddetto “Willy” – introdotto dalla recente normativa in materia di prevenzione di disordini in prossimità di esercizi pubblici e di intrattenimento quali pub, discoteche – a carico di altrettanti soggetti marsalesi, che si erano resi responsabili di episodi di violenza consumati nelle zona del centro storico e nelle fasce serali dei fine settimana.

Alcuni di questi provvedimenti riguardano 3 pregiudicati, di cui 1 minore, protagonisti di un vero e proprio pestaggio  ai danni di due avventori di un locale notturno situato all’interno dell’antico mercato del centro storico.

Un altro episodio ha visto coinvolto un cittadino extracomunitario, con precedenti di polizia, già sottoposto ad avviso orale, il quale, nella serata del 24 settembre scorso, si è reso autore di una rapina nei confronti di un passante cui inizialmente aveva chiesto una sigaretta.

A seguito del rifiuto ricevuto, lo straniero ha aggredito la vittima, scaraventandola su di un’autovettura e, mentre lo teneva bloccato per la gola, gli ha sottratto il cellulare dalla tasca. In quest’ultimo caso il Questore ha applicato il cosiddetto “Daspo Willy” per la durata di due anni, con obbligo di presentazione, due volte la settimana, presso il locale commissariato di polizia di stato.

Gli altri provvedimenti, che vietano ai loro destinatari di sostare nella zona del centro storico di Marsala, sono stati emessi a carico di 2 soggetti pregiudicati, autori, lo scorso 23 settembre, di una aggressione con finalità di discriminazione razziale commessa ai danni di un cittadino extracomunitario, insultato e colpito con schiaffi e pugni al volto.

Anche in questa circostanza il provvedimento applicato li obbligherà a tenersi lontani da quei luoghi per almeno due anni; in caso di violazione è prevista la detenzione da 6 mesi a 2 anni di carcere ed una multa tra gli 8mila e i 20mila euro.