Smantellamento ruota panoramica, Giacone dice la sua: “Fallimento già annunciato”

Smantellamento ruota panoramica, Giacone dice la sua: “Fallimento già annunciato”

CATANIA – In merito allo smontaggio anticipato della ruota panoramica, nelle scorse ore è intervenuto il Consigliere del quarto municipio e segretario cittadino dei Giovani Democratici (GD), Mirko Giacone.

Avevamo già annunciato quello che sarebbe stato l’ennesimo fallimento di un’amministrazione senza alcuna visione della città. Insieme al Comitato civico di Vulcania, abbiamo, come Giovani Democratici avvertito, che l’area individuata di piazzale Sanzio, non avrebbe soddisfatto adeguatamente gli standard e le caratteristiche insite in un opera di questa portata“, dichiara il segretario cittadino dei Giovani Democratici.

Un’occasione sprecata, come lo stesso co-titolare Ivan Montenero ha pubblicamente dichiarato affermando come, la Blue Sky Weel poteva essere un valore aggiunto per una grande città come Catania, pensiero che condividiamo assolutamente. Meritava una location migliore rispetto ad un parcheggio , con nulla intorno se non la visione di palazzi“, continua Giacone.

Era stato decantato Piazzale Sanzio, come il luogo ideale, ma consigliamo a tutta la giunta e soprattutto al sindaco di constatare dove nelle città in giro per il mondo vengono realizzate ruote panoramiche di questa portata”, conclude il consigliere.

Interviene sulla questione la presidente del Comitato Angela Cerri: “A Catania è stata una nuovissima e fallimentare attrazione turistica della Sicilia. Una ruota panoramica alta 50 metri ed ubicata nel quartiere Borgo-Sanzio, precisamente nel Viale Sanzio. Una Location non adeguata ed appropriata. Il comitato non è mai stato contrario all’iniziativa anzi ben vengano questi eventi ma in questo caso bisognava trovare la giusta collocazione in un’area territoriale adeguata al contesto. Non dimentichiamo le varie proteste dei cittadini contro l’installazione sul luogo non idoneo ad accogliere per motivi di sicurezza e i vari molteplici problemi di parcheggi, viabilità e vivibilità”.

“I cittadini non hanno mai condiviso la scelta folle e scellerata della location cambiata nel giro di pochi giorni. Il sito da scegliere doveva essere diverso, per le sue sproporzionate dimensioni e l’eccessiva invadenza nel piazzale, l’estraneità delle forme e delle funzioni rispetto al contesto costituiva un fattore di incompatibilità. Il motivo di questo smontaggio anticipato? Pare che l’affluenza di pubblico non è sembrata essere stata certo massiccia ma tutto il contrario. Il tentativo della ditta era quello di restare fino a novembre con eventuale proroga. Ma, a quanto pare, il sito scelto è stato un vero fallimento”, conclude così la presidente Cerri.

Foto di repertorio