Aggressione in carcere, detenuto ferisce un agente

Aggressione in carcere, detenuto ferisce un agente

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto ancora una volta si trova a essere teatro di aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria. È accaduto ieri, nella mattinata, che un detenuto ristretto nella VIII sezione per reagire al ritrovamento di oggetti non consentiti, dopo la regolare perquisizione mattinale, si è scagliato contro l’assistente capo coordinatore F.D.

Queste le iniziali del malcapitato, preposto della Sezione, al quale il detenuto ha sbattuto il viso al cancello d’ingresso, provocandogli lesioni con prognosi di quindi giorni. Numerosi e gravi sono stati gli episodi che hanno visto il coinvolgimento di detenuti in risse, evasioni e aggressioni.

Un altro episodio di violenza è stato portato a termine contro l’assistente capo coordinatore che è intervenuto, assieme ad altri colleghi, ritrovando oggetti non consentiti detenuti illegalmente dal detenuto che con violenza si è scagliato contro.

L’intervento della polizia penitenziaria ha dato fastidio al detenuto che, come anche in altre occasioni, con spavalderia ha minacciato o aggredito. Numerosi sono gli avvenimenti, quasi quotidiani, nei confronti del personale di polizia penitenziaria.

“L’azione – afferma Di Prima, coordinatore nazionale del SiNAPPe – evidenzia il continuo attacco alla sicurezza della polizia penitenziaria da parte dei detenuti, che scaricano le loro violenze nei confronti del personale. Va tutta la nostra solidarietà direttamente al collega che ha subìto l’aggressione e a tutto il personale di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto che, seppur oggetto di azioni di violenza, riesce a garantire con capacità la sicurezza e la presenza dello stato. Il SiNAPPe rappresenta il proprio disappunto sui ritardi con cui vengono presi provvedimenti nei confronti di chi si macchia di minacce e aggressioni, facendo si che l’inamovibilità di questi soggetti divenga un ulteriore deterrente a usare violenza contro la polizia penitenziaria”.

“Anche in una situazione di grave carenza di personale nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, l’immediata azione del personale di polizia penitenziaria si può confermare che ha scongiurato il peggio”. Lo ha ribadito Rosario Mario Di Prima coordinatore nazionale SiNAPPe.

La situazione organica nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, risorse che non sono mai state destinate in misura equa – continua ancora Di Prima – costringe il personale a operare in situazioni di difficoltà, con la contemporanea sorveglianza delle diverse tipologie di detenuti, che riesce sempre a dare il meglio della propria professionalità”.

Con una nota ben circostanziata il SiNAPPe ha chiesto al provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di volere intraprendere tutte le necessarie iniziative per ripristinare lordine e la sicurezza nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.

Immagine di repertorio