Succede a Catania e provincia: 17 settembre MATTINA

Succede a Catania e provincia: 17 settembre MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni più importanti condotte dai carabinieri a Catania e provincia:

  • i carabinieri della Stazione di Scordia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, nella flagranza, hanno arrestato un 63enne del posto, ritenuto responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’attività info investigativa dei militari aveva incentrato la loro attenzione sull’operato dell’uomo che, in particolare, veniva descritto come attivissimo spacciatore di sostanze stupefacenti. Per verificare quanto appreso e dopo aver svolto i preliminari accertamenti, i militari lo hanno aspettato al varco attendendo che uscisse dalla sua abitazione. L’uomo nel pomeriggio stava uscendo da casa a bordo del suo scooter sulla cui pedana aveva riposto un pacco ed i militari, pertanto, hanno deciso di procedere immediatamente al suo controllo provocando in lui un evidente stato d’ansia a seguito del quale, resosi conto d’essere ormai stato scoperto, ha loro riferito che all’interno della confezione erano contenute due dosi di marijuana. Ovviamente, però, la perquisizione è stata estesa all’abitazione dove nel giardino antistante, nascosta dietro una pianta spinosa, hanno rinvenuto un primo involucro contenente marijuana. Nel prosieguo della ricerca all’interno dell’abitazione i militari hanno poi rinvenuto altre due confezioni sottovuoto contenenti la medesima sostanza stupefacente per un peso complessivo di 150 grammi circa, nonché il materiale per il confezionamento delle singole dosi, una macchina per sottovuoto e un bilancino di precisione. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria;

  • i carabinieri della Stazione di Maletto hanno denunciato un 28enne di Cagliari e un extracomunitario 36enne originario del Mali, ma residente nel casertano, entrambi ritenuti responsabili di indebito utilizzo di carte di pagamento e diffusione abusiva di codici d’accesso. Protagonista non volontario è stato un 23enne del posto che suo malgrado, dopo aver compreso d’essere stato vittima di un raggiro, ha denunciato i fatti ai militari. In particolare la vittima aveva raccontato ai militari d’essere stato contattato, nello scorso mese di dicembre, da un fantomatico operatore di Poste Italiane S.p.A. mediante l’utilizzo di un’utenza cellulare. Nel corso della conversazione lo sconosciuto gli aveva prospettato la possibilità di abilitare il suo contratto di BancoPosta per acquisti e operazioni on-line talché il giovane, forse favorevolmente eccedendo nella valutazione della genuinità della telefonata, ha comunicato al suo interlocutore i propri codici d’accesso rispondendo ai numerosi sms trasmessigli, sempre da quell’utenza, che lo avevano però rassicurato sulla fattibilità dell’operazione che, come preannunciatogli dallo “operatore”, avrebbe interrotto la fruizione della sua applicazione BancoPosta per almeno 24 ore. Ben presto, però, è stato telefonicamente contattato un operatore (stavolta vero) di Poste Italiane, che gli aveva chiesto l’autorizzazione a un bonifico già emesso per la bella cifra di 3.745,00 euro, ciò facendolo sobbalzare sulla sedia preoccupandosi quindi di bloccare immediatamente l’operazione e di raccontare tutto ai militari, ammettendo mestamente d’aver ecceduto a fidarsi telefonicamente di uno sconosciuto. Ma i guai non erano certo finiti perché gli accertamenti, in seguito esperiti, hanno acclarato la sussistenza di altri due addebiti per due vaglia postale di 425 e un altro di 478 a favore di un uomo e una donna, nonché una ricarica PostePay di 150 euro. L’attività d’indagine ha evidenziato che l’utenza telefonica era intestata all’extracomunitario e che il beneficiario della carta ricaricabile si identifica nel 28enne cagliaritano. A parziale ristoro della vittima, poi, giova evidenziare che non è stato riscosso il vaglia da 425 euro a favore di una donna asseritamente residente a Milano perché “non recapitabile” per indirizzo inesistente.