Catania, l’Anpi presenta un esposto in procura per la messa su Mussolini

Catania, l’Anpi presenta un esposto in procura per la messa su Mussolini

CATANIA – Aveva fatto molto discutere la messa in suffragio di Benito Mussolini – celebrata a Catania lo scorso 28 aprile in occasione del 70esimo anniversario della morte e annunciata da alcuni manifesti affissi per Catania – e adesso la vicenda potrebbe avere strascichi giudiziari.

Infatti l’Anpi provinciale di Catania ha presentato un esposto in procura poiché la messa si sarebbe trasformata in una “manifestazione inneggiante al fascismo”.

La celebrazione si era tenuta nella chiesa di Santa Maria della Guardia che era stata anche imbrattata con alcune scritte di gruppi antifascisti.

Come riporta l’agenzia AdnKronos il viceparroco della chiesa spiega che non si vi è stata alcuna apologia di fascismo ma una messa per un defunto: “Io non vado a sindacare i meriti o le colpe di quella persona, non tocca a me, a me hanno solo chiesto una messa. Del resto se la chiesa si mettesse a sindacare l’operato di ogni persona per dire chi se lo merita e chi no…”. “

“Io non sono né fascista né comunista – ha concluso – ma sono solo un sacerdote che cerca di portare un po’ di bene e un po’ di pace”. Inoltre contro la chiesa, la sera prima della messa, era stata tirata una bottiglia con del liquido puzzolente.

Così – nel 2015 – continua “idealmente” una sorta di guerra civile tra italiani.

L’Anpi – attraverso la presidente del comitato etneo Santa Sconza – nell’esposto denuncia i saluti romani alla fine della messa Orbene, tale manifestazione di fede fascista – e si appella alla legge Scelba e alla legge Mancino per punire tali condotte.