L’asilo degli orrori, gli scatti d’ira e le violenze gratuite contro i bambini: sospesa maestra

L’asilo degli orrori, gli scatti d’ira e le violenze gratuite contro i bambini: sospesa maestra

AUGUSTA – I carabinieri della stazione di Augusta (Siracusa) hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della sospensione dall’esercizio della professione emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Sostituto Procuratore Marco Dragonetti, nei confronti di un’insegnante della scuola dell’infanzia.

La donna è ritenuta autrice di continue e gratuite aggressioni perpetrate nei confronti degli alunni di un asilo megarese, a lei affidati lo scorso anno scolastico.

Le indagini, svolte dai carabinieri della stazione di Augusta, sono state avviate a seguito della denuncia di alcune mamme preoccupate per il comportamento anomalo dei loro bambini ritenuto riconducibile, a loro dire, all’atteggiamento violento della maestra.

Grazie alle telecamere nascoste all’interno della classe dai militari dell’Arma e alle intercettazioni ambientali audio e video disposte dalla Procura di Siracusa, in poco tempo è stato possibile riscontrare, giorno dopo giorno, i sospetti dei genitori che avevano sporto denuncia per via del comportamento dell’insegnante.

Le immagini e le intercettazioni ambientali hanno infatti permesso di accertare che la donna quasi quotidianamente si rivolgeva ai bimbi con frasi denigratorie, li intimoriva ricorrendo in più occasioni a violenze fisiche e verbali gratuite, mortificando i più piccoli persino quando “sporcavano” il pannolino. Le immagini raccolte durante le indagini hanno evidenziato soprattutto che l’insegnante compiva atti di violenza ai danni dei bambini in esecuzione di veri e propri scatti d’ira e di stizza del tutto ingiustificati, che a volte facevano scoppiare in lacrime i bambini indifesi.

Sulla scorta di tali risultanze investigative raccolte dai carabinieri della stazione di Augusta, la Procura della Repubblica di Siracusa ha richiesto e ottenuto l’applicazione della misura cautelare personale per un periodo di 10 mesi, così impedendo all’insegnante di continuare a svolgere l’attività didattica e avere ulteriori contatti con gli alunni.

Immagine di repertorio