Da Sigonella al Kosovo, carico di medicinali e materiale sanitario per aiutare anziani e malati mentali – FOTO

Da Sigonella al Kosovo, carico di medicinali e materiale sanitario per aiutare anziani e malati mentali – FOTO

CATANIA – Nei primi giorni di settembre un carico di materiale sanitario e di medicinali è giunto a Pec, in Kosovo, dove le suore di Madre Teresa di Calcutta gestiscono, con tanta fatica e poche risorse finanziarie, una casa di riposo per anziani e malati mentali.

A Pec le suore si occupano di persone sofferenti che portano ancora i segni della guerra. Tra queste due donne che da 30 anni soffrono di epilessia e distrofia muscolare: si tratta di Giuliana, allettata già da tanti anni, e di Cristina, costretta sulla sedia a rotelle. Tra i doni le sedie a rotelle, i girelli per gli anziani e per Giuliana è in arrivo un letto ortopedico a lunga degenza.

Promotore dell’iniziativa benefica è stato don Paolo Solidoro, cappellano Militare Capo dell’Aeronautica Militare a Sigonella, al momento impiegato al Comando Militare NATO KFOR di Pristina in Kosovo.

All’accorata chiamata di don Paolo, l’immediata risposta dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia (UNUCI) di Catania e di alcuni farmacisti della stessa provincia etnea. I soci insieme ai farmacisti hanno raccolto anche una somma in denaro con la quale sono stati acquistati il materiale e i medicinali necessari alle suore in Kosovo.

Il primo carico giunto a Pristina e da lì a Pec è partito dall’aeroporto di Sigonella con il primo vettore aereo disponibile.

Commosse le parole di don Paolo, che materialmente ha consegnato il materiale solidale: “Avevo chiesto aiuto, un dono di grazia, a nome delle suore e la provvidenza è subito arrivata; un gesto che si va ad aggiungere ai tanti di chi sta lavorando senza sosta per aiutare i numerosi bisognosi, fornendo loro conforto e il minimo necessario per garantire loro condizioni di dignità e di vita accettabile“.

Grazie alla solidarietà dell’UNUCI, ai farmacisti coordinati dal dottor Antonio Leonardi, al giovane Salvatore Perricone che da lontano mi ha dato una mano per realizzare questo piccolo miracolo. Grazie al Colonnello Bianca che da Sigonella si è preso carico della raccolta e della spedizione“, conclude don Paolo.