Catania, da oggi in servizio 8 figure professionali in progetto di ricerca al Cannizzaro

Catania, da oggi in servizio 8 figure professionali in progetto di ricerca al Cannizzaro

CATANIA – Hanno preso servizio questa mattina gli 8 operatori che lavoreranno all’ospedale Cannizzaro nell’ambito del progetto “BCT – Breast Cancer Therapy”, condotto dalla stessa Azienda Ospedaliera in qualità di capofila, dall’Università degli Studi di Catania e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Laboratori Nazionali del Sud, nonché dal Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia quale partner strategico.

Si tratta di un progetto di ricerca pre-clinica sul trattamento del tumore al seno con radiosensibilizzanti in radioterapia convenzionale e protonterapia, attivato dalla Regione Siciliana con fondi del Patto per lo sviluppo a seguito della riprogrammazione delle risorse 2014/2020 operato dalla Giunta Musumeci.

Le attività progettuali consentiranno così di impiegare per la durata di 3 anni qualificati professionisti provenienti da primarie realtà industriali sul territorio siciliano, in atto privi di occupazione. Le figure che da oggi 1 settembre lavoreranno all’ospedale Cannizzaro sono prevalentemente tecnici con esperienza in ambito chimico, istologico e di laboratorio, ma comprendono anche un informatico e un amministrativo.

In mattinata, il personale è stato accolto dal dottore Salvatore Giuffrida direttore generale, dalla dottoressa Diana Cinà direttore sanitario, dall’ingegnere Riccardo Papaleo responsabile amministrativo del progetto e responsabile del Settore Provveditorato dell’Azienda e dal dottore Massimo Ippolito direttore dell’UOC di Medicina Nucleare.

La buona politica ha consentito di concludere un percorso a tratti accidentato – ha detto il direttore Giuffrida – permettendo di reinserire nel mondo del lavoro esperti con competenze maturate in contesti avanzati, anche multinazionali.

Grazie alla determinazione della Regione Siciliana e in particolare dell’Assessorato alla Salute, l’Azienda Cannizzaro – prosegue il direttore generale –, come gli altri enti aderenti al progetto, potrà contare su qualificate professionalità che si aggiungono alle risorse organiche, per lo svolgimento di attività di ricerca in sinergia con i partner progettuali, con i quali sussiste una proficua collaborazione“.