Palermo-Latina, nel debutto rosanero la vittoria è di rigore

Palermo-Latina, nel debutto rosanero la vittoria è di rigore

PALERMO – Debutto vittorioso per il Palermo in campionato e battesimo fortunato per la nuova maglia
entrata prepotentemente nel cuore dei tifosi rosanero, che nella stragrande maggioranza l’hanno definita bellissima.

Il punteggio finale, 2 a 0 per il Palermo, con entrambe le reti realizzate su rigore, al 33° del primo tempo da Floriano ed al 49° della ripresa, a pochi istanti dal fischio finale, da Soleri, regala i primi tre punti ai rosa, infonde coraggio, alimenta ottimismo e mette una pezza sulle difficoltà incontrate dagli uomini di Filippi.

Se si considera che il Latina è rimasto in dieci dal 32° del primo tempo per l’espulsione di Marcucci, reo di aver commesso il fallo da ultimo uomo su Brunori da cui è scaturito il primo rigore, queste difficoltà destano ancora più preoccupazioni. Principalmente il settore difensivo è incappato in gravi distrazioni che hanno messo a rischio la porta di Pelagotti, bravo e fortunato ad uscirne indenne.

La formazione iniziale, schierata da Filippi con il 3-4-2-1, vedeva in difesa la presenza di Doda e Peretti a far reparto con Lancini, mentre a centrocampo il perno De Rose, affiancato da Luperini, vedeva giostrare da esterni Almici a destra e Giron a sinistra. Sulla trequarti a Dall’Oglio e a Floriano era assegnato il compito di innescare l’unica punta Brunori.

Hanno ben impressionato Giron, per la sua intraprendenza sulla fascia sinistra e per la lucidità con cui è arrivato al cross dal fondo, apparso puntuale e pericoloso, e Brunori, e Soleri che lo ha sostituito al 23° della ripresa, mai domi, bravi a tenere la palla e a sapersi incuneare nell’area avversaria. Sarebbe interessante vederli giocare insieme.

Poi c’è la conferma di De Rose, che, dopo un inizio titubante, ha cominciato a macinare gioco con intelligenza e determinazione. Da registrare meglio il reparto difensivo, che ieri ha scontato le assenze di Accardi e di Marconi.

In attesa che Luperini riacquisti un decente stato di forma e che Dall’Oglio e Fella si inseriscano meglio nei meccanismi della squadra, la vittoria di ieri, preziosa e meritata, consente di guardare al futuro con fiducia, ma senza euforia.

Onore al Latina e al suo allenatore Di Donato, che a fine partita ha ricambiato l’affetto dimostrato dai tifosi rosa salutando il pubblico con la maglietta del Palermo tra le mani. La squadra laziale ha fin dall’inizio dato battaglia, dimostrando carattere e animosità, che non sono mai venuti meno malgrado l’inferiorità numerica.