Consiglieri comunali: stipendi da sogno o miti mediatici?

Consiglieri comunali: stipendi da sogno o miti mediatici?

CASTEL DI LUCIO – Castel di Lucio è un piccolo paese del messinese che ha deciso di dire la sua sulla problematica questione del gettone di presenza regolarmente corrisposto ai membri del consiglio comunale. Se è vero che determinate amministrazioni sono state recentemente accusate di convocare consigli e dibattiti su temi più o meno rilavanti per la vita pubblica e sociale al solo scopo di intascare lauti compensi, è altrettanto vero che gli organi istituzionali facenti capo a piccole città non possono certo dire di godere degli stessi privilegi dei colleghi.

Pippo Nobile, presidente del consiglio comunale di Castel Di Lucio nonché promotore dell’iniziativa “Operazione verità” ha deciso di gettare una nuova luce sulla questione. In particolare ha inteso sottolineare come una piccola amministrazione come quella del suo paesino del messinese costi al contribuente circa 2000 euro annui. Se si considera che il consiglio comunale di Castel Di Lucio è composto da una decina di elementi, si evince facilmente che ciascun membro non intasca più di 200 euro l’anno per il servizio prestato alla cittadinanza.

In più, sostiene ancora Pippo Nobile, la mansione che ciascun consigliere comunale è chiamato a ricoprire si traduce spesso in un potenzialmente esoso carico di responsabilità: eventuali errori o esiti negativi di iniziative sorte in seno all’amministrazione infatti vengono puntualmente addebitati proprio ai politici.

In molti comuni poi, almeno secondo le dichiarazioni recentemente rilasciate da Pippo Nobile in occasione del varo dell’ “Operazione verità“, molti assessori rinuncerebbero ai loro indennizzi pur di finanziare la costruzione di opere pubbliche.

Nella mente del cittadino comune resta comunque un tarlo duro a morire: gli stipendi dei consiglieri comunali raggiungono cifre da sogno o questa credenza, così come tante altre, dovrà presto cadere nell’alveo dei cosiddetti miti mediatici?