Omicidio Vanessa Zappalà, una fiaccolata per l’ennesima vittima di un “amore” malato: “Ci vogliamo vive e libere”

Omicidio Vanessa Zappalà, una fiaccolata per l’ennesima vittima di un “amore” malato: “Ci vogliamo vive e libere”

TRECASTAGNI – Ieri è stato ancora un momento di dolore per la città di Trecastagni, che si è riunita in religioso silenzio e ha organizzato una fiaccolata per ricordare Vanessa Zappalà, la 26enne uccisa brutalmente dall’ex fidanzato Tony Sciuto (poi suicida) ad Acitrezza (Catania) nella notte tra domenica e lunedì.

Candele, lacrime e fiori per ricordare l’ennesima vittima di femminicidio. L’ennesima vittima di qualcosa che viene erroneamente chiamato “amore” o “gelosia”, ma che in realtà è tutto fuorché quello. È una malattia pericolosa, un’ossessione che spesso dà origine a tragedie come quelle di Vanessa, ancora troppe nel nostro Paese.

E lo sanno bene le persone che hanno partecipato alla fiaccolata, ricordando non solo la 26enne ma anche tutte le altre vittime di femminicidio. “Per Vanessa e per tutte le altre! Ci vogliamo vive e libere”, si legge in un cartello con la foto della vittima, sorridente e ignara del triste destino che le sarebbe toccato nonostante il coraggio di denunciare l’ex violento. “Abbandonata dallo Stato”, dicono in tanti, riaprendo il doloroso dibattito sulle leggi in vigore per questo tipo di reati.

Facebook – Catania Time

 

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Nel frattempo, per i funerali sarà necessario attendere l’esito dell’autopsia disposta dalle autorità giudiziarie. Oggi, invece, è stato il momento dell’ultimo saluto al responsabile della morte del 26enne, il cui corpo era stato restituito alla famiglia ieri.

Fonte foto Facebook – Catania Time e Valeria Maglia