Catania, processo Lombardo: parlano i testimoni della difesa

Catania, processo Lombardo: parlano i testimoni della difesa

CATANIA – Si è tenuta questo pomeriggio, nei locali dell’ex pretura di via Crispi, l’udienza del procedimento che vede accusati l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e il figlio Toti di voto di scambio.

Sono state ascoltate  – come testimoni della difesa, rappresentata per Lombardo dall’avvocato Salvo Pace – sei persone, tra cui Salvatore Currao (attivista dell’Udc), Giuseppe Reina (ex sottosegretario di Stato), Margherita Ferro (ex assessore provinciale ed esponente del movimento delle donne dell’Mpa), Carmelo Tagliaferro (ex consigliere provinciale) e Francesco Saglimbene (consigliere comunale).

Secondo la tesi accusatoria – sostenuta dai pm Lina Trovato e Rocco Liguori – il voto di scambio si concretizzerebbe in una acquisizione dell’espressione della preferenza in cambio di un posto di lavoro nei confronti di Angelo Marino e Giuseppe Giuffrida, rispettivamente cugino e cognato dello storico militante dell’Mpa – e prima della Dc – Ernesto Privitera.

Come ha più volte ribadito l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo il legame con Privitera è antichissimo e risale agli anni ’70 ed è durato sino all’ultima tornata amministrativa etnea. Quindi non vi era alcuna volontà di condizionare il voto di chi, spontaneamente e da più di trent’anni, aveva sempre sostenuto lo stesso Lombardo.

La circostanza è stata confermata dalle parole dei vari testimoni della difesa, tra cui Giuseppe Reina.

“Conosco benissimo Ernesto Privitera – ha detto l’ex sottosegretario Reina – ed è uno degli amici di sempre di Raffaele Lombardo. Si è sempre impegnato con noi e lo ricordo come una persona leale. In ogni manifestazione di rilievo era presente”.

La prossima udienza si terrà il 4 giugno alle ore 16,30 per l’esame di ulteriori testi della difesa.