Mobilità e Pandemia, in autunno calo degli spostamenti e dell’uso dei mezzi pubblici

Mobilità e Pandemia, in autunno calo degli spostamenti e dell’uso dei mezzi pubblici

ITALIA – Sono stati diffusi nelle scorse ore dall’Istituto Nazionale di Statistica i risultati relativi un indagine sugli spostamenti degli italiani, per motivi di studio e lavoro, prima dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e le previsioni relative al prossimo autunno.

L’indagine in questione, come spiegano gli stessi esperti: “è stata progettata con l’obiettivo di indagare gli spostamenti abituali per studio o lavoro di occupati e studenti e quelli effettuati per motivi vari della rimanente parte della popolazione. Ai due gruppi sono state somministrate domande differenti per cogliere le rispettive specificità“.

Lo studio dell’Istat concerne, come preannunciato, riguarda solo i lavoratori e chi si sposta per motivi di studio. Per quanto concerne quest’ultima categoria concerne solo le persone maggiorenni (quindi a essere interessati sono per lo più universitari e maturandi).

In calo gli spostamenti dopo la Pandemia

Prima dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, oltre l’80% dei soggetti intervistati attualmente occupati o studenti maggiorenni si spostava (sempre per motivi di studio e lavoro) aumento 5 volte alla settimana. Solo un 13%, una quota molto inferiore, si muoveva da 1 a 4 giorni a settimana. Praticamente trascurabile il dato di chi effettuava meno di uno spostamento.

Poi l’indagine si sposta sui movimenti relativi il prossimo autunno: diminuisce di molto la quota degli intervistati che prevede di raggiungere il luogo di studio o lavoro almeno 5 volte a settimana, che passa al 68,1%. Aumenta, invece, al 10,3% la quota che reputa di non dover effettuare nessun spostamento nei mesi autunnali. Infine circa il 2% dei soggetti ha comunicato che nei prossimi mesi si aspetta di recarsi sul posto di lavoro e di studio meno di una volta a settimana.

La previsione di una generale diminuzione dei trasferimenti sembra caratterizzare in misura maggiore gli studenti rispetto agli occupati.

In diminuzione anche l’uso di trasporto pubblico

Un dato, purtroppo, negativo che si può leggere nella ricerca concerne l’uso dei mezzi pubblici come modalità di trasporto. Previsto, infatti,  solo nel 22,6% dei casi (la percentuale per gli stessi intervistati era del 27,3% prima della pandemia), e un parallelo incremento nell’uso dell’automobile privata, che dal 44,1% arriverà a coprire quasi la metà degli spostamenti nel prossimo autunno. In aumento anche l’uso dell’auto utilizzata in qualità di passeggero.

Ma non solo, in calo, per quanto lieve, anche l’adozione della cosiddetta mobilità dolce, ovvero bicicletta e monopattino anche elettrici, spostamenti a piedi.