Green Pass e controlli dei ristoratori, il chiarimento del Viminale: “Sì alle verifiche se dati incongruenti”

ITALIA – Scatta il giro di vite da parte del Viminale per quanto riguarda le attività di controllo da parte delle forze dell’ordine sul Green Pass, con verifiche che si concentreranno in particolare nei luoghi turistici e della movida cittadina.

Si tratta di accertamenti che andranno di pari passo con la circolare diffusa nelle scorse ore dal Ministero (clicca qui per leggerla) che permette agli esercenti di richiedere l’esibizione di un documento d’identità insieme al certificato verde.

L’operazione di controllo “dovrà in ogni caso essere svolta con modalità che tutelino anche la riservatezza della persona nei confronti di terzi“.

Tale verifica si renderà comunque necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme. Come a esempio quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione“, precisa il documento.

Secondo la circolare, quando richiesto, “l’avventore è tenuto all’esibizione del documento di identità” e, nell’eventualità di incongruenze tra il Green Pass e il documento d’identità, “la sanzione risulterà applicabile nei confronti del solo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell’esercente“.

Per quanto riguarda eventi sportivi e spettacoli, anche gli steward e i gestori delle strutture godranno dell’autorità per poter controllare il Green Pass.

Fonte foto: Ansa.it