L’Etna si supera, nuovo record di altezza a 3.357 metri: il cratere di Sud-Est è la nuova vetta – FOTO

L’Etna si supera, nuovo record di altezza a 3.357 metri: il cratere di Sud-Est è la nuova vetta – FOTO

CATANIA – L’Etna prosegue senza sosta la sua attività: stamattina, a partire dalle 7,20 circa, è stato registrato un altro evento esplosivo – l’ennesimo – al cratere di Nord-Est, con successiva dispersione di cenere verso Sud-Est.

Ma la vera novità è che Mamma Etna ha una nuova vetta, non più il cratere di Nord-Est ma quello di Sud-Est. I continui parossismi che da febbraio si sono susseguiti uno dopo l’altro, infatti, hanno modificato anche la morfologia del vulcano.

Il cratere di Sud-Est è cresciuto di ben 37 metri e l’Etna adesso, è alta in totale 3.357 metri. Nell’ultima rilevazione raggiungeva i 3.320 metri.

Il comunicato Ingv

A ufficializzare la notizia è direttamente l’Ingv nel consueto bollettino settimanale sul monitoraggio dell’Etna. Riportiamo integralmente il comunicato.

Gli eventi succedutisi nel 2021 hanno accumulato notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del cratere di Sud-Est – il più giovane e più attivo dei quattro crateri sommitali dell’Etna -, portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano.

Grazie all’analisi e all’elaborazione delle immagini satellitari, il cratere di Sud-Est ha raggiunto la quota di 3.357 metri ed è ormai di gran lunga più alto del ‘fratello maggiore’, il cratere di Nord-Est, da 40 anni la vetta indiscussa dell’Etna.

Questo dato storico, che ha un’incertezza di 3 metri, è stato ottenuto tramite l’elaborazione di due triplette di immagini del satellite Pléiades acquisite il 13 e il 25 luglio 2021, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories (http://geo-gsnl.org/), permettendo di aggiornare il modello digitale della superficie (DSM) dell’Etna. II due DSM prodotti alla risoluzione spaziale di 1 metro sono stati allineati tra di loro e rispetto ad un DSM del 2015 preso come riferimento.

Gli scienziati, inoltre, hanno dovuto superare alcuni problemi per la corretta ricostruzione topografica. Infatti, per eliminare l’effetto della nuvolosità, così come il pennacchio di gas emesso dai crateri sommitali, il DSM derivato dall’acquisizione del 25 luglio è stato integrato con il DSM derivato dall’acquisizione del 13 luglio per la porzione sud-orientale coperta dal gas in area sommitale.

Dal modello digitale ottenuto del terreno emerge, in via preliminare, che il punto più alto del vulcano si trova ora sull’orlo settentrionale del Cratere di Sud-Est a quota 3.357 (± 3 m). Questo nuovo dato altimetrico è pubblicato sul bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna del 10 agosto 2021 (https://www.ct.ingv.it/…/bollettini-settimanali).

La vetta dell’Etna, dal 1980, è sempre stata considerata il cratere di Nord-Est che con i parossismi del settembre 1980 e febbraio 1981 raggiunse l’altezza massima di 3.350 metri. Tale altezza, diminuita nel corso degli anni a causa dei crolli dei suoi orli, nell’estate del 2018 si è assestata a 3.326 metri. Questo primato, però, è stato ora superato dal cono del cratere di Sud-Est e, oggi, l’Etna ha una nuova vetta“.

Nella foto: due immagini del satellite Pléiades (a: 13 luglio 2021 e b: 25 luglio 2021) e modello digitale della superficie derivato dall’elaborazione delle immagini satellitari, con i punti più alti dei crateri di Sud-Est e Nord-Est 

Fonte immagini: Ingv – Facebook