Salvatore Guglielmino ritorna ad indossare i panni di Edipo Re in uno speciale tour nei Teatri di Pietra

Salvatore Guglielmino ritorna ad indossare i panni di Edipo Re in uno speciale tour nei Teatri di Pietra

CATANIA –L’estate 2021 sarà dedicata al mito di Edipo Re“. Inizia così il nostro dialogo con l’attore e regista Salvatore Guglielmino per la rassegna Mitoff, giunta al terzo anno di vita, dedicata al teatro classico.

A grande richiesta dopo il successo di critica e di pubblico dello scorso debutto ho deciso di rimettere in scena il dramma di Sofocle – spiega Salvatore Guglielmino autore dell’adattamento teatrale e della regia -, che sarà rappresentato nei più importanti teatri di pietra della nostra Sicilia“.

Un tour regionale nei teatri antichi e luoghi di cultura, che vedrà Guglielmino nei panni di Edipo affiancato dagli attori Marta Limoli e Franco Colaiemma in scena il 22 agosto al Castello di Donna Fugata a Ragusa, il 24 agosto al Cortile Platamone di Catania, il 27 agosto a Villa Cianciafara a Messina, il 28 agosto al Teatro Antico di Tindari, l’1 settembre al Teatro Antico di Segesta a Calatafimi e il 3 settembre al Museo Riso a Palermo.

Sarà messa in luce la tragedia dell’uomo, illuso di avere sotto controllo la propria vita e le proprie azioni nonostante cerchi di sfuggire in tutti i modi alla profezia che lo vede assassino del padre e marito della madre realizzando così il nefasto responso datogli alla sua nascita.

Nella mia carriera ho sempre dato ampio spazio al teatro classico e ai miti greci – sottolinea il regista e attore Salvatore Guglielmino -, perché il loro insegnamento si riflette nel nostro quotidiano dando la possibilità di riflettere su come una storia scritta secoli passati sia momento di dibattito sulla drammaticità del nostro presente“.

Sulla sempre più precaria condizione del teatro e dei lavoratori dello spettacolo dichiara: “Non voglio sindacare le decisioni del governo sul vaccino o sulla scelta del green pass a teatro, credo che si debba tutelare maggiormente il settore dell’arte e della cultura, il più danneggiato di tutti, che probabilmente a causa di questa ragionevole scrematura vedrà affrontare per il pubblico non vaccinato i costi del tampone che si andranno a riversare sull’acquisto e su un’accurata scelta dei biglietti danneggiando molte compagnie e molti lavoratori che saranno costretti a diminuire il costo del ticket d’ingresso per favorire le esigenze della platea“.

Sul futuro del teatro è categorico: “Per restare a galla e continuare a lavorare bisogna assolutamente rinnovarsi ed accettare il nuovo che avanza senza ovviamente snaturare la propria natura d’artista ma essere pronti ad affrontare le tante problematiche a cui ci ha sottoposto la pandemia“.