Processo “Dionisio” a Catania, perché Antonino Santapaola è stato assolto

Processo “Dionisio” a Catania, perché Antonino Santapaola è stato assolto

CATANIA – La Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catania, presieduta dal dottor Giancarlo Cascino (a latere i giudici Cristina Scalia e Mariaconcetta Gennaro), ha depositato le motivazioni della sentenza con cui alcuni mesi fa ha assolto Antonino Santapaola nel procedimento derivante dal maxi-processo denominato “Dionisio.

Santapaola, difeso dall’avvocato Giuseppe Lipera, fu stato arrestato 16 anni fa, assieme ad altri numerosi soggetti, nella nota operazione Dionisio, perché accusato di associazione di stampo mafioso e di quattro diversi episodi di estorsione.

Già all’epoca il Tribunale della Libertà, a seguito di annullamento con rinvio della Corte Suprema di Cassazione, aveva annullato l’ordinanza custodiale nei confronti di Antonino Santapaola, rilevando come il medesimo nel periodo di contestazione dei fatti-reato (dal 2001 al 2003) risultava già soggetto incapace di intendere e di volere, sulla base di perizie che avevano acclarato tale condizione.

Con il deposito delle motivazioni il Tribunale di Catania ha spiegato, accogliendo quelle che sono state le richieste formulate in sede di discussione della difesa, che non si poteva procedere nei confronti dell’imputato per precedente giudicato relativamente al capo A) dell’imputazione per il reato di cui all’Articolo 416 bis C.P., mentre per le quattro ipotesi di estorsione contestati ai capi AA), BB), CC) ed EE) della rubrica hanno confermato che Santapaola non li ha commessi.