Comiso, guida ubriaco e chiama un amico: minacce e spintoni agli agenti, due arrestati

Comiso, guida ubriaco e chiama un amico: minacce e spintoni agli agenti, due arrestati

COMISO – Nella giornata di ieri, martedì 27 luglio, la Polizia Stradale di Ragusa, gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Comiso e del Distaccamento Polizia Stradale di Vittoria hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un trentunenne albanese già noto alle forze dell’ordine, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e un 24enne comisano, per guida in stato di ebrezza.

In particolare, poco dopo la mezzanotte la Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Comiso ha proceduto al controllo di un’auto, segnalata poco prima per via di una serie di manovre pericolose compiute dal conducente lungo la Statale 115 Ragusa-Comiso.

Il conducente, sottoposto all’accertamento tramite etilometro, a cura di una pattuglia della Polizia Stradale del Distaccamento di Vittoria convenuta sul luogo del controllo, è risultato avere un tasso alcolemico tre volte superiore alla soglia minima consentita.

Per tale motivo il predetto è stato segnalato all’autorità giudiziaria in stato di libertà per guida in stato di ebrezza, con applicazione del sequestro amministrativo del veicolo e ritiro della patente di guida ai fini della sospensione.

Nelle more dell’accertamento, è sopraggiunta una terza persona che, con fare aggressivo, pretendeva che gli agenti dessero atto che si trovava lui alla guida del veicolo e non già il reale conducente, minacciandoli che, in caso contrario, la situazione sarebbe degenerata.

Non pago ha rivolto dapprima la sua aggressività verso uno degli agenti, spintonandolo, per poi fare altrettanto verso gli altri agenti che, con non poche difficoltà, sono riusciti a contenerlo e collocarlo in sicurezza all’interno del veicolo di servizio.

Alla luce di tale condotta antigiuridica X.L. è stato condotto negli Uffici di Polizia e, dopo gli adempimenti di rito, è stato arrestato per i reati di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.