Anziano morto in casa, scoperte tracce di Dna della badante: via al processo

Anziano morto in casa, scoperte tracce di Dna della badante: via al processo

PALMA DI MONTECHIARO – Si torna sul caso della morte di Michelangelo Marchese, l’anziano di 89 anni trovato senza vita nella sua casa di via Attardo a Palma di Montechiaro (Agrigento) nel luglio del 2020 con mani e piedi legati.

Proprio poco dopo la scomparsa, l’esame autoptico aveva permesso di fare chiarezza sulla vicenda rivelando che la vittima fosse stata uccisa.

Ed è a tal proposito che arrivano importanti aggiornamenti. Infatti, avrebbe avuto inizio nella giornata di ieri il processo a carico di Dana Mihaela Nicoletta Chita, badante rumena di 27 anni. Quest’ultima sarebbe stata accusata di omicidio volontario aggravato e rapina.

Si sarebbe già tenuta l’audizione dei primi testimoni con il Tenente dei carabinieri Carmelo Caccetta che è comparso in aula chiamato dal pubblico ministero Chiara Bisso.

L’ufficiale dell’Arma ha svelato alcuni particolari delle indagini spiegando come si sia arrivati a concentrare l’attenzione sulla badante: “La svolta è arrivata quando abbiamo visto l’auto del pensionato, che non era più parcheggiata in casa, transitare a Canicattì. La donna l’aveva portata da un pregiudicato per demolirla. Dopo alcuni giorni di intensi accertamenti siamo arrivati a lei. Inoltre sulla scena del delitto abbiamo rinvenuto tracce di Dna della badante sulla corda utilizzata per legare l’anziano”.

Immagine di repertorio