Morte di Youns El Boussetaoui, assessore accusato di eccesso colposo di legittima difesa. Monta la polemica

Morte di Youns El Boussetaoui, assessore accusato di eccesso colposo di legittima difesa. Monta la polemica

VOGHERA – Continua a tenere banco il caso dell’uccisione di Youns El Boussetaoui, il 39enne di origini marocchine ucciso con un colpo di pistola al petto esploso da Massimo Adriatici, assessore alla Sicurezza in quota Lega di Voghera, in provincia di Pavia.

Il giovane, risultato essere senza fissa dimora e con precedenti, è stato colpito mortalmente dopo aver avuto un alterco con Adriatici.

Quest’ultimo, sarebbe stato spinto dal cittadino straniero e proprio in quell’occasione, in base alla sua versione, sarebbe partito accidentalmente il colpo dalla pistola legalmente detenuta dall’uomo.

Il proiettile avrebbe preso in pieno El Boussetaoui e il ragazzo sarebbe deceduto dopo il suo trasporto in ospedale.

A seguito dell’accaduto, Adriatici è stato posto agli arresti domiciliari ed è attualmente accusato di eccesso colposo di legittima difesa.

Nella giornata di ieri l’assessore è finito sotto “l’ala protettiva” del leader della Lega Matteo Salvini, il quale ha sottolineato appunto il ricorso alla legittima difesa di Adriatici senza però prendere le distanze da quanto accaduto.

Diversa reazione da parte del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta: “Saranno inquirenti e autorità giudiziarie a decidere. Nessuno si sostituisca a loro. Ma una cosa dobbiamo e possiamo farla: #StopArmiPrivate. In giro con le armi solo poliziotti e carabinieri“, ha scritto su Twitter.

L’ex ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Peppe Provenziano, ha aggiunto: “C’è un morto, la magistratura chiarirà. Ma un assessore che gira armato col colpo in canna e un leader che subito ne legittima la violenza sono terribili aberrazioni, tratteggiano un universo politico morale a cui abbiamo il dovere di essere e restare sempre alternativi“.

Fonte foto: Ansa.it