Emergenza Etna, in provincia di Catania si rimuove la cenere e Musumeci pensa a un fondo regionale

Emergenza Etna, in provincia di Catania si rimuove la cenere e Musumeci pensa a un fondo regionale

CATANIA – Proseguono le operazioni di rimozione della cenere vulcanica in provincia di Catania, in particolare dopo l’evento parossistico dell’Etna di stamattina che ha provocato una nuova ricaduta del materiale.

Nel territorio di Tremestieri Etneo, infatti, un bobcat è attualmente a lavoro per raccogliere la polvere vulcanica caduta su strade e marciapiedi del territorio comunale. Pulizie in corso anche lungo piazze, strade e aree comunali di Acireale.

A tal proposito, Gli assessori all’Ambiente e alla Protezione Civile, dott. Daniele La Rosa e ing. Salvo Grasso, “invitano la popolazione alla prudenza negli spostamenti e a non conferire la cenere vulcanica nei contenitori riservati ai rifiuti e di non esporre i sacchetti contenenti la medesima sabbia all’esterno delle abitazioni, in attesa delle modalità e di uno specifico calendario di conferimento e raccolta che verranno comunicati nei prossimi giorni“.

Nel frattempo, il governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha incontrato in mattinata il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio per discutere proprio dell’emergenza cenere in Sicilia.

Il presidente siciliano ha auspicato la realizzazione di un fondo regionale in grado di garantire l’erogazione delle risorse.

Musumeci, a tal proposito, ha specificato che, a fronte dei 47 parossismi registrati da febbraio a oggi, l’attività vulcanica dell’Etna e la conseguente ricaduta di cenere non possono essere considerate parte di un fenomeno straordinario, bensì “quasi ordinario” e che non è possibile sapere come potrà evolvere la situazione in futuro.

Immagine di repertorio