Paragone Green Pass-Shoah, Tancredi non fa dietrofront: “Ecco perché ho fatto l’accostamento”

Paragone Green Pass-Shoah, Tancredi non fa dietrofront: “Ecco perché ho fatto l’accostamento”

PALERMO – Arriva la replica di Sergio Tancredi, deputato siciliano di Attiva Sicilia, in merito all’episodio che lo ha visto protagonista sui social network con la pubblicazione di un post attraverso il quale si paragona l’istituzione oggliatoria del Green Pass per alcuni esercizi e servizi pubblici alla persecuzione degli ebrei al tempo della Shoah.

Io credo che oggi il Governo – e per suo conto il ministro Speranza – debba avere la forza di dichiarare obbligatoria la vaccinazione anti Covid. E così nessuno potrà svincolarsi, ma tutti potremmo avere il diritto di chiedere l’evidenza scientifica degli effetti dei vari vaccini“.

Prosegue: “E peraltro, in presenza di danni provocati dal vaccino, sapremmo a chi chiedere i risarcimenti. Invece, si spinge per un vaccino per il quale si chiede di firmare un consenso informato che deresponsabilizza da ogni effetto dannoso“.

La mancanza di chiarezza ha determinato questo caos, se il vaccino è lo strumento per contrastare il Covid lo si renda obbligatorio. Soluzione semplice che lo Stato non ha mai pensato di attuare. E ciascuno è libero di farsi un’idea sui motivi“, afferma ancora Sergio Tancredi.

Siamo arrivati ad un punto – prosegue – in cui deve essere chiaro che ci troviamo di fronte a due blocchi sociali contrapposti. E un conflitto di questo genere è quanto di peggio possa accadere in un Paese come il nostro in cui le divisioni provocano odio e risentimento così profondi da lasciare presagire conseguenze nefaste sul piano sociale ed economico“.

Per questo motivo ho fatto il riferimento al clima che ha preceduto l’Olocausto, quando l’isolamento e la gogna sono stati i primi passi della più grande tragedia del mondo contemporaneo“, conclude Tancredi.

Fonte foto Facebook – Sergio Tancredi Profilo Privato