Teatro Stabile di Catania, Rosaria Rotolo scrive a Bianco

Teatro Stabile di Catania, Rosaria Rotolo scrive a Bianco

CATANIA – Con Malìa, il 3 dicembre 1958, in una Catania ancora laboratorio letterario sebbene non più operoso e fervido come un tempo, un gruppo di appassionati, capitanati da Mario Giusti e Tanino Musumeci, realizzando un sogno a lungo accarezzato, danno vita ad un Teatro destinato a divenire uno dei più prestigiosi d’Italia.

Oggi il Teatro Stabile non è soltanto un teatro dal cuore siciliano, per dirla con Mario Giusti, come testimoniano sia il respiro europeo di tanti scrittori isolani sia la non occasionale presenza nel cartellone dei classici e dei contemporanei da Euripide a Plauto, da Shakespeare a Molière, da Dostoevskij a Cechov, da Ibsen a Lorca, da Gorkij a Eliot, da Harwood a Schmitt. Non è soltanto la scuola d’arte drammatica Umberto Spadaro, fucina di giovani talenti. Il Teatro Stabile è soprattutto un  patrimonio ricchissimo che appartiene a Catania e che si ha il dovere di custodire, difendere e accrescere.

Oggi, in seguito alle ultime vicende, la segretaria generale della Cisl etnea, Rosaria Rotolo, ha scritto una lettera al sindaco di Catania Enzo Bianco.

Qui di seguito riportiamo il testo integrale.

Al Sindaco di Catania

On. Enzo Bianco

il 1958 è stato l’anno della realizzazione di un sogno catanese: a Catania nasceva lo Stabile, un teatro dal cuore tutto siciliano grazie alla determinazione e alla passione di un gruppo di persone con in testa Mario Giusti. Da allora, i successi per i capolavori teatrali storici tutti catanesi hanno fanno il giro del mondo, portando alla ribalta il teatro catanese, i suoi protagonisti e l’intera città. Il Teatro Stabile col tempo cresceva, moltiplicando il pubblico e i suoi abbonati. Un’origine, una storia autorevolissima, tutta meritata dai catanesi, e dalla città per tradizione: vivace, vulcanica e coraggiosa.

 Il teatro, negli ultimi anni per svariate condizioni, ha visto scemare pian piano la sua dirompente e innovativa presenza culturale, ciò ha provocato la disaffezione in moltissimi abbonati, sommata alla diminuzione dei contribuiti pubblici.

 Con nel cuore e nella testa, il bene del teatro, il suo ritorno ai successi del passato e la serenità dei lavoratori e delle lavoratrici, che in maggioranza rappresentiamo, sollecitiamo interventi per dare stabilità alle attività del teatro dopo che si sono accesi i riflettori sulla verità, che ha fatto emergere criticità nella gestione del Teatro Stabile di Catania. Per ricostruire la già sperimentata sinergia tra forze sociali e istituzioni che a Catania, negli ultimi due anni, ci ha portato a importanti conquiste per il territorio. Con l’immenso rispetto per le persone, e altrettanto per la rispettabilità indispensabile del teatro, il sindacato dei lavoratori, la Fistel Cisl ha chiesto, e continua a chiedere, trasparenza e rispetto degli impegni contrattuali nei confronti di uomini e donne che ogni giorno con dovere e dedizione mantengono operative le attività dentro il teatro. La priorità di chi gestisce deve diventare il pagamento degli stipendi dei lavoratori, la definizione del piano di rientro, per ripianare i debiti ingenti emersi.

 L’atto del consiglio comunale, di sfiducia al CDA, esprime tutto il dissenso verso l’attuale gestione, e la volontà dei Catanesi di volere un teatro stabile che deve riaffermare l’autorevolezza della storia.

 Un atto politico forte, che la Cisl interpreta come sollecitazione all’amministrazione perché si accresca l’attenzione e venga determinata una via d’uscita, che deve salvaguardare la prospettiva del teatro e tutelare i lavoratori. Un’opportunità propositiva per le sorti del teatro, per ricostruire un fronte comune anche nei confronti della Regione che deve mantenere gli impegni sulla valorizzazione dei teatri catanesi.

In attesa di suo cortese riscontro, le invio cordiali saluti e le auguro buon lavoro.

La Segretaria Generale UST Cisl Catania

Rosaria Rotolo